Menu

Rimozione della realtà da parte dell’America e alleati europei

«L’Occidente al bivio della storia illusioni perdute», il titolo da paura su Limes che racconta del «Paradiso perduto della pace perpetua» da cui siamo stati cacciati per nostra ignavia, e gettati «sull’orlo di sconvolgimenti geopolitici tali da far impallidire le generazioni passate, vissute all’ombra della guerra fredda.

Il Paradiso perduto della Pace perpetua

Il mondo sembra inesorabilmente scivolare verso il baratro di una terribile catastrofe, avverte Limes. L’infiammarsi del conflitto russo-ucraino nel cuore dell’Europa e l’incapacità di sedarlo, anzi «la spensierata corsa ad alimentarlo, fino a ventilare come plausibile, e forse necessario, uno scontro militare con la Russia».

L’immagine di una classe dirigente «incapace di comprendere l’effetto cumulativo delle proprie scelte (e dei propri errori). Incurante della possibile irrazionalità di tali decisioni dal punto di vista del loro esito».

Per noi italiani, la terna di premier e due vice, sono l’esempio assoluto. Ma puoi pescare nell’Europa che preferisci, e non trovi consolazione.

I profeti millenaristici della guerra totale

Dopo due anni di miraggi paghiamo il prezzo della verità, e la cronaca senza fronzoli. «La guerra d’Ucraina non finirà come era stato assicurato dai profeti della ‘guerra giusta’: ovvero con lo sradicamento del Male e l’umiliazione dell’’ultimo impero d’Europa’».

Nessuna ‘Pax Americana’, né per gli ucraini ‘l’agognata prosperità’. Con buona pace di chi pensa che l’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia abbia rovesciato a vantaggio dell’Occidente i rapporti di forza mondiali.

La confusione sugli obiettivi della politica di allargamento dell’Alleanza Atlantica, che è all’origine della lunga serie di errori che hanno condotto alla guerra russo-ucraina e allo sconvolgimento del continente europeo.

La pace possibile dell’aprile 2022

Boicottando, nell’aprile 2022, qualsiasi accordo diplomatico tra russi e ucraini nell’illusione di poter infliggere una sconfitta militare «strategica» a Mosca, ha condannato l’Ucraina alla più tragica delle fini. E questo, i non totalmente sciocchi e bugiardi, lo sanno.

Immolando gli ucraini sull’altare di una guerra invincibile, che sarà catastrofe nazionale, ma «sostenuta con metodico cinismo dalla classe politica euroatlantica». «Esito dello schianto dell’hollywoodiana propaganda di guerra contro il tragico muro della realtà, in una dinamica vagamente reminiscente di italiche vicende» (dal famoso «vincere, vinceremo» alla destituzione di Mussolini con mezzo paese invaso).

La distruzione del paese più povero d’Europa

Una guerra artificialmente tenuta in vita dagli «amici» dell’Ucraina. Facendo peggiorare sul campo la posizione negoziale di Kiev. Le favole e gli inganni di chi assicurava l’imminente sconfitta del «gigante dai piedi d’argilla» di Mosca, nella confusione tra tattica e strategia e fraintendendo completamente il senso degli eventi.

Con testimoni diretti di quei negoziati, come Oleksij Arestovyč, all’epoca consigliere presidenziale di Zelens’kyj (e ora suo popolare avversario politico), a cui veniva vietato di scalfire la narrazione a uso e consumo delle opinioni pubbliche occidentali. Almeno sino al contraccolpo dell’annuncio della possibile catastrofe.

Nessuno col coraggio di dire ‘Il Re è nudo’

«Come avrebbe potuto lo Stato più povero d’Europa, con meno di 31 milioni di abitanti, vincere sul campo militare contro l’impero di cui fino al 1991 era parte, una potenza nucleare di oltre 144 milioni di persone e quasi cinque secoli di storia, non è dato sapere».

E la gestione politica interna che sospende l’uso del pensiero critico non aiuta l’Ucraina a vincere la guerra, ma quasi certamente le garantirà di ‘perdere la pace’ (oltre a svariate regioni e centinaia di migliaia di figli).

«Ma il dramma doveva continuare, contro ogni logica e soprattutto contro gli interessi degli stessi paesi europei (Ucraina inclusa), esecutori più o meno consapevoli di linee politiche contrarie ai propri più elementari interessi».

La retorica dei ‘princìpi non negoziabili’

Una sorta di crociata contro gli infedeli, rispetto ad una ricerca del compromesso come insegna la storia. La negazione delle cause dell’incendio in corso che ha già indebolito il Vecchio Continente e rischia di dargli fuoco. Attitudine alimentata dall’ignoranza, dal rifiuto di accettare realtà geopolitiche, ambizioni e interessi diversi dal punto di vista nordatlantico.

«L’esaltante trionfalismo che all’indomani del crollo dell’Urss accompagnò l’ingresso degli Stati Uniti nel paradiso del potere mondiale, che non vuole tramontare». E il suo spettro continua ad attanagliare le vicende del mondo

Il conflitto russo-americano per procura

L’attuale conflitto russo-americano, combattuto (finora) sulla pelle degli ucraini – analisi John Florio -, è lo strascico dell’implosione dell’Unione Sovietica. La scomparsa del Patto di Varsavia (1° luglio 1991) e l’implosione dell’Urss (25 dicembre 1991), liberano gli Stati dell’Europa orientale dall’abbraccio russo, e creano una ‘terra di nessuno’.

Praterie di potere per gli Stati Uniti immense. L’America di Clinton pensò di allargare la propria egemonia dall’Elba agli Urali, cominciando col travolgere la Jugoslavia. «Creando in Europa centro-orientale una rete di democrazie di mercato (o sistema di sicurezza collettiva a guida statunitense)». Attraverso l’allargamento della Nato, chiave di volta della Pax Americana in Europa.

La ‘fine della storia’ e Ucraina dal 1993

L’intera impalcatura geopolitica di Washington si fondava sul presupposto di poter portare la Russia, nella «comunità di difesa delle nazioni democratiche» a guida statunitense. Cooptare nel nuovo ordine a guida americana l’antico nemico.

Come quanto accaduto dopo la seconda guerra mondiale, quando la Germania sconfitta fu cooptata all’interno della neo-costituita Alleanza Atlantica, si può leggere in un memo segreto (ora declassificato) del dipartimento di Stato del 1993. L’espansione dell’Alleanza Atlantica in quattro fasi, di cui l’ultima prevedeva, entro il 2005, l’ingresso nella Nato di Ucraina, Bielorussia e Russia.

Promesse mancate e inganni al mondo

Il ritiro unilaterale di 300 mila militari, 200 mila civili, 5 mila carri armati e 1.700 aerei dalla Germania orientale in cambio della promessa americana di non allargare la Nato, Con le prime e ripetute obiezioni russe già dalla lunga presidenza di Boris El’cin (1991-99), «obiezioni considerevoli circa l’allargamento della Nato a est».

Le radici del conflitto, di cui la guerra in corso è manifestazione. America inebriata dall’illusione di poter essere «unica superpotenza» che da allora non ha ritenuto di dover prendere in considerazione le perplessità e le preoccupazioni espresse da Mosca.

O presto dalla Cina, o dei Brics+ via via montanti nel mondo. «Ritenendole non solo infondate, ma soprattutto irrilevanti».

I neoconservatori dentro Washington

I neoconservatori infiltrati negli apparati governativi di Washington pronti a intervenire per ‘correggere la realtà’ quando questa non si adattava alla loro ‘luminosa visione’. Con interventi invasivi all’interno dei paesi dell’ex impero sovietico (e non solo) finalizzati a «costruire la democrazia con complesse operazioni di ingegneria sociale abbondantemente finanziate da Washington».

Citata da Florio, l’«Operazione TechCamp», che tra il 2012 e il 2013 ha preceduto in Ucraina lo spodestamento di Janukovyč, «rivoluzioni colorate» a favorire cambi di regime, dalla Serbia alla Georgia, all’Ucraina e alla Bielorussia. Con risultati diversi. «Tipica dei neoconservatori americani a ‘la Kagan’, una ‘spintarella Usa’ ad aiutare la Provvidenza a fare più velocemente il suo corso».

La negazione dei timori e dei diritti altrui

Washington che si ostina a negare le preoccupazioni degli altri. «Il sogno della ‘zona democratica di pace’, fondato sull’egemonia della nazione e nell’intolleranza per l’esistenza di altri centri di potere, visioni e ambizioni».

Spingendola ad alimentare – torniamo all’Ucraina -, uno scontro militare nel continente senza riuscire a immaginare un’alternativa. Facendo saltare il possibile accordo che nell’aprile 2022 avrebbe potuto stabilizzare la regione. Per tenere, anche dopo la fine della guerra fredda, «la Russia fuori, la Germania sotto e l’America dentro».

Ragion d’essere della Nato sin dalla sua fondazione: l’America (con al traino i suoi clientes europei) in una politica fondata su princìpi di irrealtà, spacciati come valori universali. Usati come giustificazione (e spesso maschera) delle proprie ambizioni di potenza.

Dopo due anni di conflitto, Europa al bivio

Dopo oltre due anni di conflitto sostenuto artificialmente in vita, l’Europa è al bivio. La strategia occidentale – puntare sulla vittoria militare sul campo rifiutando qualsiasi compromesso con la Russia – si è rivelata irrealizzabile.

«Due sole strade: quella dell’accordo (“la prova migliore della giustizia di qualsiasi accordo è che non soddisfi del tutto nessuna delle due parti”) o la ripida discesa agli inferi». Tertium non datur.

«Se, alla fine il principio di ragione prevarrà, la guerra d’Ucraina sarà stata per l’Occidente il traumatico risveglio al principio di realtà. Che ci può essere uno Stato, o più di uno Stato, che tutta la restante comunità mondiale insieme non è in grado di indurre coercitivamente a seguire una linea d’azione a cui esso è violentemente avverso».

«Con ciò catapultandoci dritti nel regno della dimenticata arte della diplomazia, da cui negli ultimi trent’anni (se non da sempre) l’America ha tentato inutilmente e dispendiosamente di fuggire».

* da Remocontro

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

33 Commenti


  • Giuseppe

    bene . vedo le cose nel modo più giusto. grazie per quanto letto. continuate a scrivere.


  • Giuseppe

    non sono di sinistra ma condivido.


  • Enea Bontempi

    E’ l’inizio della fine. Fine dell’Europa e, assieme ad essa, della Nato. Questa con la sconfitta in Ucraina è destinata a frammentarsi nella rabbia per gli errori commessi, nell’impotenza dovuta ad una cieca arroganza e nella vergogna per la sua stessa sanguinosa esistenza.


  • Aurelio Placidi

    ma alloraaa!!! CHECAZ….CI STIAMO A FARE IN MEZZO A QUESTO LERCIUME U.S.A. E U.E. VOGLIONO CAMBIARE TUTTO E TUTTI,FACENDOLI SUONARE O BALLARE COME VORREBBERO LORO…

    MA SE NON CI SVEGLIAMO (E PRESTO!!) SARÀ LA FINE DI TUTTI AMERICANI AVETE ROTTO I COIONI.


  • giuseppe

    concordo pienamente l illusione dei guerrafondai americani come rimbaBiden porterà l america e l europa sul baratro della guerra nucleare. speriamo che vinca Trump per ritornare alla pace in europa. gli americani sono oggi odiati dai cittadini europei


  • Domenico Zambarelli

    condivido pienamente la vostra analisi che anche noi di Giornale Radio cerchiamo di esporre ai nostri ascoltare
    buon lavoro e grazie per quello che divulgate


  • Bernardino Ferretti

    È tutto.giusto. Lo scopo degli Stati Uniti è quello di conquistare l’emisfero orientale. Purtroppo ciò costerà una guerra mondiale. Sarà un’altra prova periodica della distruttivita’ umana. Non si vede chi e con quali mezzi possa fermare questo delirio di potenza di governanti che si credono immuni dalla morte.


  • Anna Maria

    concordo pienamente. Dovremmo obbligare il governo italiano, qualunque esso sia ,ad uscire dalla nato ed entrare nei brics, e soprattutto cacciare von der leyen e quelli come lei dai ruoli decisionali


  • Sebastiano

    I guerrafondai Anglosassoni usano il popolo Ucraino come Cavia per la smania del loro spudorato interesse di essere i gendarmi del Mondo.. purtroppo l’ imbelle Europa sottosta’ alla volontà di questi fanatici anglo/ Americani . Basterebbe che Italia, Germania ,Francia e Spagna dicessero basta e tutto finirebbe. Ma i capi di queste nazioni sono politicamente diplomaticamente e militarmente vigliacchi e lasciano fare : con il rischio di una guerra nucleare.. Aimé


  • Woock

    La propaganda Antirussa finanziata ed organizzata dagli USA ha già fatto abbastanza danni, lavato i cervelli di milioni di persone! Gli USA sono IL MALE, il cancro sulla Terra! Hanno ucciso più di 2 milioni di CIVILI solo negli ultimi 20 anni (tra questi ci sono alcuni miei carissimi amici che erano minorenni, a scuola, colpita durante il bombardamento di Belgrado, Serbia). Ed oggi vivo a 30 km dalle loro 50 bombe nucleari in Friuli. Non volete le centrali nucleari che ma avete centinaia di bombe nucleari nelle vostre città. Se la Russia si sente minacciata i primi obiettivi saranno le basi americane in Italia, specialmente Aviano che è la più grande e pericolosa d’Europa.


  • Alex

    ottima analisi della situazione . sarebbe l’ora di uscire dalla storia dell’aggressore e dell’aggredito e della pace giusta che prevederebbe la resa russa e capire che il problema di fondo e’ l’allargamento infinito della Nato verso est..gli equilibri e le sfere di influenza che hanno garantito la pace per 70 anni..durante la guerra fredda avevano un motivo di esistere


  • Sergio

    condivido Anna Maria, purtroppo anche se la maggioranza degli italiani vorrebbe da suubito la fine della fornitura di armi e subito dopo la pace i moszri governanti fanno come le zre scimmiette e questo perche’ da quando la sinistra e’ gestita dai vecchi DC l’opposizione in Italia non esiste e tutti prendono ordini dall’ America . Un auspicio ” via dalla Nato ” e riapproprio della nostra imdipendenza !!


  • Cosimo Guarino

    Tutte le grandi civiltà, i grandi imperi sono destinati a scomparire, come del resto insegna la storia, quello che stiamo vivendo è semplicemente la fine del mondo e della civiltà cosiddetta “occidentale “, con tutto quello che questo comporta o significa, qualcosa ha dato e qualcosa è costato, si volta pagina, ci saranno morti e feriti, sconfitti e delusi, ma il nuovo mondo sarà. migliore o peggiore lo scopriremo solo vivendo.


  • Emilio Carrara

    Come ex insegnante, ho seguito le torbide vicende americane dal secondo dopoguerra. Il vostro articolo mi meraviglia e allo stesso tempo stupisce per la concordanza con il mio pensiero. Credevo di vivere in una solitudine difficile e molto pesante da sopportare, e invece mi sono felicemente ricreduto. Grazie per il vostro impegno e per la speranza che infondete a tanti.


  • Luigi

    ormai tutta l’Europa è diventato un feudo dell’America dimenticando la propria cultura e abbracciando la barbarie USA


  • Romeo

    Per me: Non vi è nulla peggiore della guerra, nemmeno le pandemie. Qualsiasi cosa è meglio della guerra. Oggi vogliono la pace, facendo la guerra. Un metodo che mi pare storicamente non abbia funzionato. Forse ci sarà la paceRom dopo una guerra nucleare?


  • Francesco

    gli stati uniti hanno portato la loro “liberta’”in Cile,Argentina,Paesi arabi(petrolio)fomentando sempre cinicamente guerre per i propri interessi


  • Edgardo de Martino

    E tutto vero. Ma le opinioni pubbliche dovevano svegliarsi prima. Ora è troppo tardi.
    il tempo scorre velocemente verso la fine.


  • claudio barcellona

    Scusate, ma leggo di un possibile accordo dell’ aprile del 2022 che sarebbe stato fatto saltare. Qualcuno saprebbe dirmi , sommariamente, i termini di questo accordo ? O comunque indicarmi delle letture. he possano aiutarmi a farmi un’ idea ? Personalmente trovo l’ articolo un po’ sommario ma probabilmente per mia ignoranza. Grazie a chi vorrà aiutarmi.


  • gianfranco flego

    l’unica che può fermare zio sam e’ l’europa, che se decide di non appoggiarlo,e di sospendersi dalla nato e dall’ONU,lo lascia con le spalle scoperte ai russi,Cina,brics etc…


  • gianfranco flego

    l’espansione dell’imperatore e’ progressista,e si rafforza con le politiche “di sinistra” perdenti in Europa,ma che vengono dichiarate vincenti con giochini sporchi supportati da media proni e venduti. basta guardare in Francia Spagna e presto Germania per rendersene conto


  • Corrado

    Finalmente un articolo non di parte occidentale ma che spiega con appurate verita’ cio’ che e’ succeduto e che sta succedendo
    Ovviamente ognuno la pensi come vuole, io comunque condivido quasi tutto quanto affermato e mi auguro che certe egemonie di presunte democrazie al di qua e al di la dell Atlantico siano finalmente meglio conprese nella loro globalita’


  • Oleg Missikoff

    Dobbiamo essere amici di tutti, fare affari con tutti, ma unirci al movimento dei paesi non allineati. Né con i BRICS, né con la NATO, ma con il sud del mondo. L’Europa contribuisce con lo sviluppo scientifico e tecnologico e i sistemi formativi, l’Africa con le risorse naturali e la gioventù dei suoi abitanti. Creiamo valore e lo redistribuiamo equamente. Questa è la via!


  • Alberto

    Adesso tutti si stracciano le vesti…
    Ma come!!! i Media da due anni ci dicono che Putin è finito e che presto sarà giudicato e incarcerato dal Tribunale Speciale dell’ Aia… per Crimini contro l’ Umanità!!! E votano degli idioti che fanno politica sulla pelle dei migranti che, senza spiegazioni, a scadenze mensili inviano Soldi e Armi per Miliardi di Euro in Ucraina… mentre il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, viene tacciato da Criminale, per affermare quanto sia inutile e rischioso per l’economia europea e la vita di noi tutti, proseguire questa IDIOZIA di Guerra… Lasciamola fare agli USA e che si prendano LORO Tutti i poveracci che scappano dalle loro case, da tutte le Prevaricazioni dei CRIMINALI che li governano o li vogliono INVADERE o CANCELLARE dalla Faccia della Terra.


  • paolo pierdomenico

    analisi corretta.


  • Stefanuz

    articolo perfetto da un grande giornalista serio come Remondino


  • Brad

    ma nn crederemo mica che bastino argomenti, archivi, testimonianze e prove sul campo a far mutare atteggiamento a chi, per pregiudizio e partito preso è da subito salito sul carro della propaganda USA-GB-NATO delirando di “aggressioni”, aspirazioni Imperiali, deviazioni mentali e sadismi putiniani. Per quelli i fatti seguiranno a nn contare: né il colpo di stato che ha destituito Yanukovic, né il rifiuto d’accogliere le proposte di sicurezza russe fino al febbraio ’22, né la più volte annunciata distruzione dei gasdotti, né i sistematici sabotaggi d’ogni tentativo di trattativa (ultimo lo sconfinamento di Kursk… anzi penultimo: l’ultimo _ per l’umanità _ sarà l’attacco ucraino alla centrale nucleare). Quelli che… “c’è un aggressore e un aggredito”, “la Resistenza ucraina”, “la pace giusta” (cioè mettere fuori gioco Russia e Europa) la loro è una fede… mica li convinci con i fatti reali!


  • Enzo

    una serie di analisi che travolgono, giustamente, la mistica di un occidente uber alles, sempre disattento, quando non pregiudizialmente contrario alle ragioni degli altri. L’Epifania di questa arroganza la si celebra in modo evidente in Ucraina ed in Palestine, dove i Paesi di antica o recente democrazia occidentale, nell’appoggiare Israele, capovolgono tutte le “ragioni” che avevano accampato per il sostegno all’Ucraina.


  • Leo

    Un’analisi impietosa tragica e perfetta. Siamo nelle mani di arroganti presuntuosi incompetenti ignoranti aggressivi dottor Stranamore che mirano solo all’interesse economico costi quel che costi.


  • Faber

    Mi Auguro che un analisi così perfetta venga tradotta in tutte le lingue del pianeta e fatta leggere ai politicanti come se fosse un “Padre Nostro”


  • Francesco

    Mamma mia! Che analisi! Che lucidità! È confortante sapere che almeno uno abbia capito tutto e ce lo spiega anche! Che fortuna che abbiamo noi poveri mortali che non capiamo un bica a leggere sto popó di condensato di saggezza!. Clap clap!.


  • Luca

    Finalmente uno scritto come si deve! Grazie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *