La presidente Meloni (è femmina, il maschile “il” è fuori luogo) il prossimo lunedì andrà in visita alla comunità ebraica di Roma, almeno così riportano i mass-media.
La scelta della data chiarisce che la Meloni (e non “il”) si reca dai rappresentanti sionisti della comunità ebraica per esprimere una solidarietà alquanto stramba.
Gli ebrei romani e italiani hanno subito qualche attentato negli ultimi anni? Sono stati oggetto di persecuzioni in Italia? Sono oggetto di critiche immotivate e razziste?
La risposta è molto semplice: no!
Il problema è che i sionisti in Italia si identificano con i razzisti estremi dello Stato sionista e quindi fanno come fossero state fatto a loro le morti del 7 ottobre 2023, in quella loro rimozione per cui non è successo nulla prima di quella data e dopo (Sabra e Chatila, Piombo Fuso, Margine Protettivo, oltre 42mila morti a Gaza, eccetera).
E’ una immedesimazione stramba quella dei sionisti nostrani, come se un protestante italiano si addolorasse per accadimenti violenti a danno di USA o Gran Bretagna, eppure in quei paesi di italiani immigrati ve ne sono tantissimi.
Il Problema, perciò, nasce da una particolare idea dei sionisti della “terra santa”, per cui loro si sentono i rappresentanti degli ebrei nel mondo e per questa idea sono almeno 76 anni che avvelenano la diaspora israelita, che sommessamente – ricordo – è una religione e non un’etnia.
Certo, è vero che nel tempo i sionisti hanno convinto ebrei italiani (e nel mondo) a emigrare nello Stato sionista, oppure semplicemente andare a arruolarsi nell’IDF, assumendo così una mentalità violenta e razzista e diventando anche complici, spero inconsapevolmente, delle azioni criminali e terroriste dello Stato sionista.
I sionisti sono cannibali, stanno mangiando gli ebrei trasformandoli in mostri come loro.
Quello che stupisce è la vicinanza di quella melma politica che sono la destra italiana, che si sbraccia, si indigna e si dice solidale con i sionisti, da noi come nello Stato terrorista sionista.
Eppure gli ebrei italiani hanno subito dall’Orco fascista prima le leggi razziali e poi le deportazioni con l’occupazione nazi-fascista.
I cannibali sionisti incontrano normalmente e affabilmente questi politici che hanno nel loro simbolo elettorale il fantasma del duce (la fiamma, il sui fantasma) senza darsene pena, come è possibile?
Sembra una cosa assurda, ma c’è una risposta.
Sia i cannibali sionisti che gli orchi post-fascisti condividono la stessa ideologia: sono razzisti!
Ecco perché l’Orco (questa volta serve il maschile) incontrerà il prossimo 7 ottobre i cannibali sionisti.
Nella comunità ebraica qualcuno ha un senso di disagio per questa comunanza?
* collettivo Palestina Roma-Trullo
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ANNA
E la Senatrice Segre non si è sentita a disagio a visitare il museo dell’Olocausto in compagnia di La Russa?
Manlio Padovan
Dal quale La Russa ha accettato pure il bacio in senato.
Difendere troppo e fuori luogo la Segre è un misfatto.
Preti e politici si aiutano a vicenda. Ecco il motivo per cui vanno generalmente d’amore e d’accordo, anche in ambiti insospettabili, salvo rarissimi casi che la Storia fatica a registrare. Ciò è tanto vero che il 13 0ttobre 2022 la signora Liliana Segre, tenendo il suo discorso di apertura della XIX legislatura in Senato, non ha trovato di meglio, all’inizio del suo intervento e dopo i saluti di prammatica al capo dello Stato, che affermare: «Con rispetto, rivolgo il mio pensiero a Papa Francesco.» A colui, cioè, che è a capo di una teocrazia straniera che nella ordinaria politica, com’è la circostanza in questione, nulla c’entra con lo Stato italiano. A colui, però, che è a capo della setta che diede origine all’antisemitismo in senso antigiudaico e se ne servì nei secoli per due millenni con una ferocia inumana. Quell’antisemitismo di cui la signora porta il segno incancellabile ed inequivocabile sul polso sinistro. Non sto pensando che avrebbe dovuto mandare il papa a quel paese; chiedo solo la coerenza. Avrebbe potuto, per esempio, citarlo alla fine e con una leggerissima critica: leggerissima, per carità! Che la signora non si esponesse troppo. Insomma una plateale ruffianata. Così come non ci è giunta notizia di un gesto di disgusto, di un moto di stizza o meglio di rifiuto che la signora avrebbe potuto fare del bacio finale da parte del nuovo presidente del Senato che è un noto fascista con un passato da picchiatore, dicono le cronache, e tuttora è un fedele servitore di quel regime che mai ha rinnegato e che scacciò dalla scuola la signora quando era ancora bambina: non perché ebrea, ma per le origini ebraiche: e qui c’è tutta l’imbecillità incommensurabile delle classi dirigenti fasciste.
Poi però, si viene a sapere per la tangente, perché le cose importanti nel nostro paese si vengono sempre a sapere per la tangente, ma andando in internet se ne può avere conferma, si viene a sapere, dicevo, che la signora Liliana Segre, che appare e si fa apparire sempre come ebrea, è una cattolica di ascendenza ebraica battezzata già prima delle leggi razziali e sposata con rito cattolico nel 1951 con un cattolico conservatore antifascista, anch’egli con l’esperienza della prigionia nei campi di concentramento per renitenza alla repubblica di Salò, ma ben fascistizzato: tanto fascistizzato che nel 1979 si presentò candidato alla Camera per il Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante che fu il direttore a suo tempo della rivista La difesa della razza e fascista imperituro e dichiarato. Non fu eletto e la posizione politica fu abbandonata su richiesta della moglie – scrive Wikipedia- (l’amore è cieco ben si sa…ma no mona!
Allora se ne conclude legittimamente che la biografia della signora è la palese dimostrazione che quello politico è un ambiente che si contraddistingue soprattutto e forse soltanto, per la ipocrisia di fortissimo spessore che lo ammanta, lo sostanzia e ne costituisce il midollo. E stando agli ultimi quarantanni di politica nel nostro paese, com’è evidente l’ipocrisia con cui è stato governato da una banda di buffoni. Ma si capisce anche perché è facile per la chiesa cattolica, con simili personaggi, riscrivere la Storia ogniqualvolta le faccia comodo annullando le sue responsabilità ed ottenendo per sé ricchi privilegi ancorché incivili. Insomma, per riepilogare perfettamente ed esaustivamente, come non pensare che: ‘a signora ‘a xe ‘na ciuciamentine del sistema come ogni altro politico? C’è da aggiungere che alla signora nulla interessa della ingiustizia in sé, altrimenti avrebbe trovato di certo l’occasione di una parola anche per i palestinesi martoriati da un vigliacco genocidio.
Certo alla signora va riconosciuto il merito di avere preso una seria posizione e coraggiosa sul cosiddetto premierato; ma in generale quanto sopra esposto succede da noi perché siamo un paese servo e vile in quanto i politici sono, da un punto di vista sociale e quindi politico, degli emeriti cialtroni, ed in periferia la cialtronaggine loro è di una evidenza palmare e meritano di essere presi a calci nel culo come ho scritto via e-mail al sindaco del mio paese dove mai, dico mai, né lui né i suoi predecessori che fossero di destra di centro o di sinistra, a dispetto della democrazia e pur in un paese grande come ‘na boassa de vaca, mai dicevo, che abbiano chiesto al popolo il parere sulle decisioni da prendere o sulle spese da sostenere, la condivisione di un progetto da realizzare per averne pareri suggerimenti, ecc. ecc… Il mio paese è stato per me un solido laboratorio politico di esperienza.
Matteo
Oggi i veri estremisti violenti e fanatici si trovano nelle comunità ebraiche, altro che nelle moschee…