Il capo del sindacato israeliano Histadrut intervistato in merito allo sciopero generale di oggi conferma che la richiesta è di finire la guerra “vincendola”.
Questo è il.sindacato che aderisce alla Confederazione Sindacale Internazionale, la stessa di CGIL CISL UIL.
Il capo del potente sindacato israeliano Histadrut ha detto che è con i manifestanti che stanno scioperando in tutto il Paese per chiedere il rilascio degli ostaggi israeliani e la fine della guerra, pochi giorni dopo aver detto che la sua organizzazione non avrebbe appoggiato ufficialmente lo sciopero.
Arnon Bar-David ha parlato durante una visita a Tel Aviv, in Piazza degli Ostaggi, dove si svolgono le proteste.
“Sono con voi, il popolo di Israele è con voi, i lavoratori di Israele sono con voi”, ha detto, circondato dai parenti degli ostaggi. “Molti sindacati sono venuti oggi in piazza per mostrare il loro sostegno”.
I rappresentanti dei sindacati, ha detto, “sono in tutti gli incroci dello Stato di Israele” e “stanno uscendo e bloccando tutto, organizzando proteste”.
Fa riferimento alla sua decisione di non aderire formalmente allo sciopero, che ha visto la partecipazione di un lungo elenco di aziende, organizzazioni e autorità locali.
Quando la settimana scorsa ha deciso di non scioperare, Bar-David ha detto che l’azione “non ha alcun risultato pratico”. Oggi aggiunge che temeva che partecipare avrebbe politicizzato la questione della liberazione degli ostaggi, che secondo lui è “l’ultima cosa che vorrebbe che accadesse”.
“Non è una questione di destra o sinistra”, dice. “Si tratta di riportare a casa delle persone, riportare a casa delle persone che sono state rapite, rapite dal loro letto, rapite dal loro turno di lavoro e dal loro carro armato, e dobbiamo riportarle a casa. Cosa c’è di più semplice? È il dovere fondamentale dello Stato”.
Continua: “Siamo con voi. Ci chiediamo continuamente: cos’altro si può fare?”.
In un messaggio alla leadership politica israeliana, afferma: “Risolviamo questa questione”.
“Vogliamo tornare a una sorta di tranquillità”, continua. “Vogliamo chiudere questo cerchio, vogliamo vedere i nostri figli e i nostri caduti tornare a casa. Vogliamo vedere i soldati dello Stato di Israele terminare il loro periodo a Gaza – con una vittoria – ma terminarlo”.
Ricorda le sue critiche passate al primo ministro Benjamin Netanyahu e dice: “Guardate negli occhi il pubblico, guardate negli occhi le famiglie e fate ciò che dovete fare. Concludete l’accordo, chiudete questo capitolo”.
*USB-FSM
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Paolo
Persone rapite dai loro letti, dai posti di lavoro….e dal loro carro armato!!!!! Ma rendiamoci conto di quali bestie compongono anche il sindacato di questo paese criminale che è israele. Dei 200.000, ma, probabilmente, oltre 300.000 Palestinesi uccisi, più i feriti e quelli che hanno perso tutto e quelli( troppi) ai quali hanno rubato tutto…. niente. Israele, stato ladro e criminale.
Antonio D.
Possono fare tutte le manifestazioni che vogliono o scioperi possibili …ormai questo “pezzo di società” – che definirei: “subumana” – credo sia letteralmente perduta (non s-perduta) col suo …”errare” astruso; astratto e razzista-supremo”!
Penso ci sia ben poco da fare o pensare oltre ad augurarsene la “sparizione” da una realtà altra e meno “suprematista elettiva:”.
Restare umani a volte comporta alcune rinunce.
Rinunciare al suprematismo razzista, sionista e isterico, messianico e colonialista credo rappresenti il “minimo sindacale” per un orizzonte migliore! …auguri a chi potrà – o saprà – sopravvivere a ciò!