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Quanto siamo lontani dal genocidio?

Quanto siamo lontani dal genocidio? Anni luce, in questo silenzio avvolgente, in quest’aria ferma che ci accoglie e induce smemoratezza e afasia. In questa bolla, sotto la cui campana rimaniamo – attoniti.

Ci hanno detto che a Gaza inizia la pace, e che non si può trasmettere “No Other Land” sulla Rai per non rovinare tutto.

Riportiamo, allora, il Colosseo al centro, il circo, le vuote parole. Chi ci crede? Chi ci crede più, alle vuote parole e al circo?

A Gaza il genocidio non si è mai fermato. Mai. Neanche dopo la firma dell’accordo tra Israele e Hamas, e la sfilata dei “potenti” a Sharm el Sheikh. Mai fermato. E lo sappiamo, perché per fortuna l’informazione non passa più così tanto da tg e tv.

Quanto pesano le vite dei palestinesi, di Gaza e Cisgiordania? Quanto pesano? Quanto contano, in mezzo a questo nostro razzismo sconcio?

Le immagini dei funerali veloci, degli addii fugaci riempiono il nostro schermo, da Gaza, dall’interno di Gaza, dall’inferno di cui siamo corresponsabili.

Molti bambini. Pallidi. Sembrano addormentati. Molti nati e vissuti dentro il genocidio. Ma non lo sentite anche voi questo peso sullo sterno, queste lacrime che salgono, questa nausea?

E come vogliamo reagire, a questo tentativo di mettere nel cassetto il genocidio?

* da Facebook

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