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Libri, antifascismo, diritti sociali e manifestazioni culturali

Più Libri Più Liberi… ma, e non certo da oggi, sarebbe meglio dire “più contraddizioni”. O anche, tanto per essere chiari, “più cavolate”.

Di fronte alla manifestazione del fascismo in ogni sua forma, infatti, è ridicolo, offensivo e volgare appellarsi a concetti quali la libertà di stampa o di opinione.

Come è stato detto e ribadito con i fatti, il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E combatterlo è, né più né meno, un dovere civico e morale. Certamente, però, a essere contraddittorio è che ci si stupisca che il fascismo, avanzante nella società, esista anche nel mondo dei libri.

Nella prossima edizione di Più Libri Più Liberi ci saranno diversi editori di “destra”, capeggiati, quest’anno dagli “identitari” di Passaggio al Bosco. Ma che dire degli editori di area democratica che da anni posteggiano allegramente nella fiera letteraria di destra Libropolis di Pietrasanta (https://www.libropolis.org/ospiti-ed-editori/) senza che la stessa area democratica – o addirittura di movimento – abbia nulla da ridire?

In realtà, in questi anni, abbiamo assistito a una continua fascistizzazione dello scenario politico generale, con l’assunzione di provvedimenti terrificanti nella loro portata repressiva. Basti citare il recente Decreto Sicurezza per farsi un’idea di ciò che il fascismo è e a cosa il fascismo serva: nei momenti di crisi economica, a comprimere le aspirazioni di chi vive del proprio lavoro a vantaggio degli interessi del grande capitale. E che ci siano Più o Meno Libri, poco importa.

Senz’altro in questi ultimi anni ci sono Più Sfratti e Meno Case Popolari, Più Sfruttamento e Meno Lavoro Garantito, Più Povertà e Meno Valore dei Salari percepiti dalla classe operaia, Più Devastazione Sociale ed Ambientale e Meno Tutela del Territorio, Più Analfabetismo e Meno Scuola, Più Malattia e Meno Sanità, Più Femminicidi e Meno Consultori, Più Guerra e meno Pace o, per dirla in sintesi: Più Fascismo e Meno Democrazia.
La Red Star Press ha sempre pensato che la partita per i Libri e per la Cultura non si giochi nella sovrastruttura del sistema, ma nel suo cuore.

Per questo il nostro slogan è, non ci stancheremo mai di ripeterlo: «Cosa ci facciamo di un libro se non abbiamo un lavoro decente e neppure una casa?»; ed è sempre per questo che, come casa editrice dedicata alla storia e alla cultura del movimento operaio, siamo convinti che lo spazio per i libri e per la cultura debba essere guadagnato al centro della partecipazione alle battaglie per la conquista dei diritti sociali: all’interno della lotta di classe.
Allo stesso modo pensiamo che sia necessario difendere con le unghie e con i denti gli spazi di agibilità conquistati negli anni a caro prezzo.

E per questo i nostri lettori e le nostre lettrici ci troveranno come sempre nello stand C04 di Più Libri Più Liberi dietro le insegne antifasciste che ci hanno sempre contraddistinto e che proprio raccogliendo consenso nelle manifestazioni di massa capiscono di essere tutt’altro che sole.
Tornando, però, alla prossima edizione di Più Libri Più Liberi, fa davvero specie che l’ex deputato dem Emanuele Fiano, presidente di “Sinistra per Israele”, si stupisca di presenze come quella di Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi (https://ilmanifesto.it/passaggio-al-bosco-la-presenza… – https://bit.ly/4opqs4k).

Assumendo come reale lo stupore di Fiano, sarà bene far notare al politico del PD come, nel corso del Genocidio in Palestina, le posizioni più estremisticamente a favore di Israele – i sionisti – non abbiano fatto altro che trovare nella destra e nell’estrema destra i propri alleati più fedeli. Il risultato, oltre all’impunito massacro di decine di migliaia di palestinesi, è stato anche un ulteriore spostamento a destra dell’asse politico dell’intero Occidente, dove i governi si sono ostinatamente rivelati sordi alle oceaniche manifestazioni che hanno continuato a rivendicare giustizia e libertà per la Palestina, preoccupandosi solo dei modi per silenziare le voci dissonanti, aggredendo le persone comuni, il “nemico interno”.
Da buoni cani da guardia del capitale, i fascisti hanno supportato e supportano senza nessun problema l’atlantismo guerrafondaio di Trump, il sionismo genocidario di Israele (ammesso che ci sia una reale differenza tra le due cose…) e i governi servili come quello italiano. Ma alla fine non mancano di presentare il proprio conto.

Per le antifasciste e gli antifascisti una battaglia da combattere con la consapevolezza che “neppure i morti saranno al sicuro dal nemico, se vince”.

P.S. Come era prevedibile, la presa di parola antifascista, da parte nostra un semplice atto dovuto, ha comportato immediatamente una minaccia. La Red Star Press viene indicata come se fosse un bersaglio da colpire: un invito all’azione che non di rado personaggi a posteriori fatti passare per “matti” hanno raccolto. In ogni caso ribadiamo quello che abbiamo già detto e che appartiene da sempre alla storia del movimento operaio: “Il fascismo non è un’opinione, è un crimine”. Combatterlo non è nient’altro che un dovere civico e morale. Per il resto, da domani ci troverete a Più Libri Più Liberi, nello stand C04. Uno dei motti della nostra casa editrice, ben conscia delle sue dimensioni minime, è “dove andiamo resistiamo”. Resistete con noi.

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2 Commenti


  • Enrico

    ma non ho capito partecipano o no ?


  • Roberto

    si, hanno messo pure l’indicazione dello stand

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