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Palestine Action in sciopero della fame. Proteste per la mancata copertura della BBC

Martedì 9 dicembre un gruppo di manifestanti si è radunato sotto la sede londinese della BBC per denunciare quello che definiscono un “blackout informativo” riguardo alla protesta in corso nelle carceri del Regno Unito. Al centro della manifestazione, la richiesta di rompere il silenzio sulla condizione degli attivisti legati al gruppo Palestine Action, attualmente impegnati in un drastico sciopero della fame.

Sono otto i prigionieri che hanno deciso di astenersi dal cibo. La decisione è scaturita dopo che il Ministro degli Interni britannico, Shabana Mahmood, non ha fornito alcuna risposta a una lettera formale in cui i detenuti esponevano le loro richieste relative alle condizioni di trattamento carcerario.

La situazione sanitaria sta rapidamente precipitando. Secondo le ultime notizie, cinque degli scioperanti sono già stati ricoverati in ospedale a causa del deterioramento delle loro condizioni fisiche. Tra questi figura Kamran Ahmed, il quale è stato ospedalizzato già due volte. La famiglia di Ahmed ha riferito un quadro clinico preoccupante, parlando di vertigini progressive, oppressione toracica e incapacità di mantenere l’equilibrio in posizione eretta.

La BBC è finita al centro delle polemiche per la scarsa copertura riservata alla vicenda. I sostenitori dei detenuti sottolineano la gravità dell’evento, descrivendo l’iniziativa dei detenuti come il più significativo sciopero della fame di prigionieri nel Regno Unito dal 1981, anno della storica protesta irlandese guidata da Bobby Sands.

Mentre l’emittente pubblica non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alle accuse di scarsa copertura, le famiglie e gli amici stretti dei detenuti lanciano l’allarme. Oltre al rapido declino della salute dei prigionieri, i familiari denunciano una presunta negligenza da parte delle équipe mediche penitenziarie, accusate di non fornire l’assistenza adeguata in una situazione sempre più critica.

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