L’allarme sull’affidabilità del debito pubblico Usa è stato momentaneo per le quotazioni di borsa, ma ha avviato una valanga sui prezzi di riferimento delle principali materie prime.
Il petrolio tipo Wti con consegna a giungo è salito a 113,07 dollari, facendo registrare la quotazione maggiore dall’11 aprile scorso. Il Brent viaggia ormai stabilmente sopra i 120 dollari al barile (ricordiamo che il record assoluto, prima dell’esplosione della crisi finanziaria, a luglio 2007, è di 147 dollari).
Nuovo record anche dell’oro, che sui mercati internazionali ha toccato i 1.517,98 dollari l’oncia, con un rialzo di circa lo 0,7%.
Il dollaro continua invece a ripiegare e viene scambiato a 1,4572 contro l’euro e a 119,68 rispetto allo yen (un dollaro = 119,68 yen).
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