Lagarde incespica sul caso Tapie

Da domani a tutto il prossimo 10 giugno, il Fondo monetario internazionale accetta le candidature per l’incarico di direttore generale al posto di Dominique Strauss-Kahn, per una designazione ufficiale del sostituto/a entro il 30 giugno. Ma da ieri la corsa di Christine Lagarde, ministro dell’Economia francese, è già in forse dopo che un rapporto fin qui segreto è stato messo on line dal sito francese di informazione Mediapart, autore nel recente passato di clamorosi scoop come quello dello scandalo Bettencourt. La Lagarde, come è ormai noto, è pesantemente tirata in ballo per numerose irregolarità che i magistrati della finanza francese hanno scoperto nella vicenda del risarcimento del miliardario Bernard Tapie. Tali osservazioni andranno a nutrire le procedure già avviate davanti alla Corte di giustizia (tribunale dei ministri francese), davanti al Consiglio di stato e alla Corte di disciplina del Bilancio. Nel rapporto si parla della scelta fatta nel 2007 dal ministro dell’Economia di consentire il ricorso alla corte di arbitraggio, piuttosto che ricorrere alla giustizia tradizionale, nella causa che da dodici anni vedeva opposti Tapie e il gruppo bancario Credit Lyonnais nel quadro della vendita di Adidas. Mediapart non esita a definire la vicenda «uno scandalo di stato».