Una importante compagnia teatrale israeliana è stata costretta a cancellare una rappresentazione ad Antalya, in Turchia, a causa di manifestazioni di protesta che annunciavano di voler interrompere la messa in scena. Lo riferisce un portavoce dell’ambasciata israeliana ad Ankara ad un giornale turco. La compagnia presa di mira è la «Cameri» di Tel Aviv e la rappresentazione cancellata avrebbe dovuto essere eseguita ieri, precisa il sito del quotidiano Hurriyet riferendo le parole del portavoce israeliano. “Le autorità turche – ha detto il portavoce – hanno informato che c’erano alcune organizzazioni che progettavano di inscenare manifestazioni contro il gruppo teatrale israeliano”. Dalle notizie raccolte pare che alcuni attivisti avessero già comprato i biglietti per poi intervenire durante la rappresentazione. L’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione nelle relazioni tra Israele e l’opinione pubblica a livello internazionale, inclusa quella di paesi ex alleati di Tel Aviv. Uno dei più forti atti di accusa contro Israele è relativo alla questione delle «flottiglie» di navi di aiuti destinate a Gaza. Mentre ancora si discute in sede Onu sulle responsabilità del sanguinoso abbordaggio israeliano alla Mavi Marmara di un anno fa, è in preparazione ora un nuova Freedom Flottilla internazionale di imbarcazioni di attivisti filo-palestinesi annunciato per l’ultima settimana di giugno. Da parte turca, c’è stata la messa in guardia verso Tel Aviv a non ripetere un simile abbordaggio attraverso dichiarazioni ai più alti livelli e la convocazione dell’ambasciatore israeliano ad Ankara.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa