Il Senato americano ha approvato ieri la proroga fino al 2015 del Patriot Act, il pacchetto di norme liberticide varate dall’amministrazione di George W. Bush dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Il Patrioct Act, in scadenza venerdi, è stato approvato con 74 voti a favore e 8 contrari. A causa dei poteri eccezionali che accorda ai servizi di sicurezza, il Patriot Act è sempre stato oggetto di polemiche e anche nelle discussioni tenute in sede di Congresso negli ultimi mesi non sono mancati scontri anche duri. Lo scorso febbraio, il Congresso aveva deciso di prorogare il pacchetto di soli tre mesi, in attesa di prendere una decisione su un periodo più a lungo termine. L’Amministrazione Obama, in un comunicato diffuso prima del voto, ha fatto sapere di appoggiare «con decisione» la proroga fino al 2015, affermando che il Patriot Act continua ad essere indispensabile per la sicurezza degli Stati Uniti. Hanno votato contro i senatori democratici del Montana Max Baucus e Jon Tester, il sen. Sens Mark Begich dell’Alaska e Jeff Merkley dell’ Oregon. Tra i repubblicani hanno votato con loro il sen. Dean Heller del Nevada, Lisa Murkowski dell’Alaska. Contro ha votato anche il senatore indipendente Bernie Sanders del Vermont. La Camera dei rappresentanti non si è ancora pronunciata sulla proroga ma lo farà nei prossimi giorni. Il testo poi passerà alla firma del presidente Barack Obama. La normativa estende tre disposizioni che scadono il 1 giugno 2015. Tali disposizioni permetterebbero al governo di utilizzare le intercettazioni telefoniche con più dispositivi elettronici e attraverso più vettori, di ottenere l’accesso approvato dal Tribunale a documenti aziendali rilevanti per le indagini di terrorismo. Il terzo, riguarda il permesso di sorveglianza segreta sulle persone non statunitensi senza che il governo debba dimostrare una connessione tra l’obiettivo e uno specifico gruppo terroristico.
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