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Yemen. Gli Usa intervengono, ma non per difendere la popolazione civile…

Secondo quanto rende noto il New York Times, l’esercito americano avrebbe intensificato i raid aerei in Yemen contro presunti militanti di al Qaida. Gli attacchi sarebbero stati condotti utilizzando non solo aerei ma anche droni.

Intant, il presidente yemenita Ali Abdallah Saleh, ferito in un bombardamento contro il suo palazzo a Sanaa, ha lasciato il reparto di cure intensive, dopo il «successo» dell’intervento chirurgico cui è stato sottoposto a Riad. Lo afferma l’agenzia ufficiale yemenita Saba. Secondo l’agenzia, Saleh «è stato trasferito in una suite reale» dell’ospedale delle forze armate«. Saleh, 69 anni, è stato ferito -secondo i resoconti ufficiali – il 3 giugno nel corso di un attacco con mortai contro il palazzo presidenziale, dove stava pregando. Anche diversi suoi collaboratori, tra cui il primo ministro, sono rimasti feriti, mentre 11 persone sono morte nel bombardamento, attribuito dalle autorità a membri di tribù. Ieri alcuni media francesi, citando fonti mediche saudite, avevano riferito che Saleh era stato messo in coma farmacologico per evitargli le sofferenze causate dalle ustioni di cui soffre sul 40% del corpo. Fonti ufficiali saudite avevano parlato di »condizioni stabili«.

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