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Logorio delle borse. Tokyo cade ancora

Lo stallo nei colloqui sull’innalzamento del tetto sul debito negli Stati Uniti indebolisce le contrattazioni sul listino di Tokyo – dopo le perdite di ieri a Wall Street e a Milano – che ha chiuso con un ribasso dell’1,45 per cento. Sui mercati, a questo punto, pesa non tanto la paura di un mancato accordo (dato che si ipotizza un’intesa all’ultimo secondo) quanto un taglio del rating degli Stati Uniti (attualmente tripla A).

«Preoccupati di un downgrade sul credito Usa, gli stranieri stanno tagliando le posizioni a rischio», dice Fumiyuki Takahashi, direttore di Barclays Capital. «La visione standard che «l’America è forte» sarebbe in pericolo se fosse danneggiata la fiducia, l’azionario subirebbe vendite significative».

Yen ai massimi da 4 mesi sul dollaro
La debolezza del contesto macro americano si riflette sul dollaro e, lato Giappone, anche sullo yen scambiato ai massimi degli ultlimi quattro mesi sul biglietto verde. Elemento, quest’altro, che ha rafforzato le vendite sulle Borsa giapponese.

Attesa per l’asta BTp
L’apertura sui mercati europei dovrebbe essere, stando ai contratti future, negativa. Cresce intanto l’attesa per il Tesoro italiano che offre fino a 8,5 miliardi di euro di carta in quattro aste a medio-lungo termine, esattamente nel momento in cui torna ai massimi la tensione sul debito periferico con lo spread (differenziale di rendimento) tra BTp-Bund a 10 anni che ieri ha chiuso sopra i 310 punti base.

In asta questa mattina andranno tra 2,5 e 3,5 miliardi di euro del nuovo Btp triennale, 2-3 miliardi del decennale settembre 2021, e 0,5-1 miliardo ciascuno di due CCTeu, il 2018 e l’off-the-run 2015. Le previsioni degli operatori, raccolte da Reuters, indicano rendimenti in rialzo, sostanzialmente in linea con i livelli correnti sul mercato secondario. Per il triennale la stima si colloca in area 4,75%-4,80%, contro il 3,68% dell’ultim asta, per il decennale al 5,70-5,80% dal 4,94% di fine giugno. Nel primo pomeriggio interverranno Tremonti e Grilli, in una conferenza stampa sulle società per gli investimenti strategici.

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