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Palestina. Arrestato Dahlan, l’uomo degli americani?

Dahlan era stato a un certo punto l’uomo forte di Fatah a Gaza. La sua corruzione e l’acquiescenza verso gli israeliani è alla base del travolgente successo ottenuto poi, per reazione , da Hamas.

Già nell’aprile di quest’anno era sembrato sull’orlo dell’arresto. Due dei suoi uomini più vicini, Rashid abu Shabak e Sami abu Sahadana, già figure chiave nelle forze di sicurezza di Fatah controllate fino dallo “squalo”, le cui fortunesono precipitate in seguito all’ignominiosa sconfitta patita per mano degli uomini di Hamas durante il fallito Colpo di Stato del 2007 e al maldestro e altrettanto iellato tentativo di proporsi come potenziale rivale di Abu Mazen grazie all’aiuto del tramontante regime di Mubarak tra la fine del 2010 e il principio del 2011, si troverebbero atturalmente in Belgio, dove, inseguiti da mandati di cattura per malversazioni assortite, avrebbero sporto richiesta di “asilo politico”.

L’Autorità nazionale palestinese li avrebbe formalmente accusati di essere al centro di “un enorme e profondo ‘racket’ di corruzione”.

Fonti locali hanno rivelato all’agenzia stampa palestinese “Palestine Information Center” che Abu Samhadana sarebbe arrivato in Belgio diversi giorni addietro, mentre Abu Shabak sarebbe sbarcato allo scalo internazionale di Bruxelles soltanto lunedì, rimanendovi virtualmente confinato dopo avere sporto richiesta ufficiale di asilo politico.


Sembra che, nel corso delle indagini, gli inquirenti dell’Anp avrebbero sporto nei confronti di Shabak istanza di restituzione per sette milioni di dollari usa di fondi fraudolentemente sottratti ma che, dopo aver restituito appena 150mila dollari, questi sia riuscito a darsi alla macchia per poi riemergere in Belgio.


Se l’azione inquirente nei confronti dei più corrotti dirigenti di Fatah (che guardacaso erano anche i più servili e sottomessi ‘ascari’ di Israele, come testimonia la connection con Dahlan, che si faceva forte, al tempo della rivalità con Abbas, proprio del maggior “gradimento” che riscuoteva a Tel Aviv) potrebbe essere un buon segno premonitore per il prosieguo delle attività di riavvicinamento e pacificazione tra il Movimento di Resistenza musulmano Hamas e la Fazione che controlla la Cisgiordania tramite il ‘governo’ di Ramallah.

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