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Usa. Altra vittoria indignados, a Los Angeles

Gli indignados di Los Angeles vincono la loro battaglia col gigante americano dei mutui immobiliari Fannie Mae. Il movimento ‘Occupy LA’, a suon di sit in e cortei, è infatti riuscito a bloccare lo sfratto esecutivo di una famiglia colpita pesantementre dalla crisi. I dimostranti con le loro proteste sono riusciti ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità sul caso della famiglia di Rose Gudiel. Una storia triste e difficile come tante altre negli anni del post-bolla immobiliare.

Una storia particolarmente diffusa nella California del Sud, colpita da ben 1,2 milioni di pignoramenti in corso. La famiglia di Rose, 63 anni, aveva subito negli ultimi due anni una serie di disgrazie, tra cui la morte di uno dei fratelli che viveva nella casa, contribuendo al pagamento del mutuo, e la perdita di parte dello stipendio della stessa Rose. Dipendente pubblica, la donna si era vista dimezzare le entrate in seguito ai tagli alle spese decisi dallo Stato. Qualche mese di ritardo nel pagamento del mutuo – di ben 2.500 dollari al mese per una modesta casetta in un quartiere operaio intorno a Los Angeles – e OneWest, braccio operativo di Fannie Mae in California, ha fatto arrivare a Gudiel la lettera per lo sfratto. Ma la donna non si diede per vinta e, come molte famiglie americane, iniziò a studiare una modifica del mutuo, cercando di pagare rate più basse ma ovviamente regolari e per una durata di tempo più lungo.

Per una serie di ostacoli burocratici, però, la richiesta si arenò, mentre da Washington Fannie Mae faceva partire l’ordine di pignoramento e lo sfratto. Decisa ad accamparsi sul giardinetto di fronte casa pur di non lasciare il villino in cui vive anche con la mamma in sedia a rotelle, Rose si è messa in contatto con i giovani di ‘Occupy LA’. Il movimento decise di sostenere la causa e 200 ‘indignatì si sono a turno accampati di fronte alla casetta di Rose, mentre altri hanno marciato sotto le finestre della mega-villa dell’ amministratore delegato della banca di mutui OneWest nello splendido quartiere d Bel-Air. Forse è stata quella la provocazione finale.

Fatto sta che solo 24 ore dopo, Rose ha ricevuto comunicazione ufficiale dalla banca che la sua richiesta di modificare il mutuo era stata accettata.

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