Proseguono anche oggi ad al-Maya, una località ad ovest di al-Zawiya, gli scontri a fuoco iniziati nella notte tra giovedì e venerdì tra due milizie armate contrapposte. A detta della tv satellitare ‘al-Arabiyà, si contano almeno cinque morti e un numero imprecisato di feriti.
A scontrarsi sarebbero una milizia proveniente dalla città di al-Zawiya, fedele al Cnt libico, e un’altra milizia locale per ora non meglio identificata. Secondo alcune fonti, citate dall’emittente di Dubai, non si tratterebbe di una milizia isolata che combatte per il controllo di una base militare usata in passato da Khamis Gheddafi come riportava la stampa libica nei giorni scorsi, ma di un gruppo di lealisti di Saif al-Islam Gheddafi (che nei giorni scorsi ha dato vita nel sud del paese occupato dalla Nato al Fronte di Liberazione Popolare) e non si esclude che lo stesso figlio del colonnello possa trovarsi in zona.
Gli scontri sono iniziati giovedì scorso, quando i miliziani della zona di al-Warshfana hanno allestito un posto di blocco nella zona di al-Maya impedendo alle persone di andare ad al-Zawiya. Altre fonti sostengono che questi stessi miliziani hanno attaccato i mezzi blindati delle brigate di al-Zawiya che si trovavano nell’area.
A far pensare a un possibile legame tra questo gruppo di uomini armati e la resistenza lealista è stato il fatto che le brigate del Cnt hanno fermato un gruppo di miliziani di Bani Walid, l’ultima roccaforte di Saif al-Islam, che tentavano di unirsi a quelli di al-Warshfana per dare loro manforte.
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