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Paese Basco: migliaia in piazza contro tortura e impunità

“I detenuti dell’Eta dovrebbero essere trasferiti nelle carceri basche”. È quanto chiede Patxi Lopez, presidente della Regione autonoma basca, che in un’intervista al quotidiano locale El Correo afferma che, dopo l’annuncio da parte dell’Eta di porre fine a 45 anni di lotta armata contro il governo di Madrid, «è giunto il momento» per un trasferimento nelle carceri della regione autonoma degli oltre 700 detenuti riconducibili al movimento indipendentista basco.
Una dichiarazione storica quella del leader dei socialisti baschi, all’indomani della manifestazione che ieri ha sfilato nelle strade di Irunea (Pamplona) proprio per chiedere la fine della persecuzione nei confronti dei più di 700 prigionieri e prigioniere politiche basche, disperse da decenni in decine di carceri nello Stato Spagnolo e Francese, oltre che all’estero.

La manifestazione di ieri pomeriggio ha soprattutto chiesto la fine della tortura nei confronti dei prigionieri baschi; una protesta a poche settimane dall’assoluzione da parte della magistratura spagnola di quattro poliziotti già condannati da un tribunale basco per aver torturato alcuni indipendentisti baschi, Igor Portu e Mattin Sarasola. Un messaggio di impunità, secondo gli organizzatori del corteo, che contribuisce alla continuazione di questa pratica infame e non certo al suo sradicamento. ‘Torturarik ez, No a la impunidad’ recitava lo striscione di apertura retto dai genitori di alcuni torturati, dagli attivisti delle organizzazioni basche per l’amnistia e per i diritti dei prigionieri. “Crediamo che l’uso della tortura da parte degli apparati repressivi sia la conseguenza di una decisione politica e che la natura della sentenza del Tribunale Supremo sia totalmente politica, e siamo convinti che la sparizione della tortura solo avverrà in conseguenza di un’altra decisione politica” hanno spiegato a nome di Torturaren Aurkako Taldea (Comitato contro la tortura) Ane Ituiño y Lorea Bilbao. Tra le migliaia di manifestanti che hanno sfilato nel centro del capoluogo navarro c’erano anche gli anziani genitori di Mikel Zabalza, un giovane arrestato 26 anni fa dalla Guardia Civil, ‘desaparecido’ e poi ritrovato affogato in un fiume.

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