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Spagna, Portogallo, Grecia. Assalto al lavoro

Una scheda di Rassegna.it riassume gli aspetti fondamentali della ristrutturazione del mercato del lavoro in tre dei paesi Piigs.

SPAGNA
Il governo di centro destra, guidato da Mariano Rajoy, ha approvato nei primi giorni di febbraio un disegno di legge che è ora all’esame del Parlamento.
E’ introdotta un’unica forma di contratto a tempo indeterminato nelle aziende con meno di 50 addetti, prevedendo, contemporaneamente una totale liberalizzazione dei licenziamenti nelle piccole e medie imprese. E’ inoltre introdotto il divieto di assumere un lavoratore per più di due anni a tempo determinato L’indennità di licenziamento è ridotta da 45 a 33 giorni per ogni anno di lavoro nell’azienda. La riforma prevede, inoltre, che in caso di crisi le imprese possano derogare dagli accordi collettivi di categoria, modificando a proprio piacimento mansioni, orari di lavoro e retribuzioni. Inoltre, i contratti di impresa prevarranno su quelli nazionali o regionali, che alla loro scadenza saranno validi solo per altri due anni. Le aziende che chiameranno a lavorare un disoccupato di meno di 30 anni riceveranno agevolazioni fiscali per tremila euro, con la possibilità di utilizzare il primo anno il 25% dell’indennità di disoccupazione del giovane per integrare il suo stipendio. Inoltre, le imprese che assumeranno disoccupati potranno usufruire di uno sconto di 3.600 euro l’anno per un triennio sul versamento dei contributi previdenziali se la persona assunta ha meno di 30 anni e di 4.500 se ha oltre 45 anni ed è disoccupato di lunga durata.


PORTOGALLO

Un altro governo di centro destra, guidato da Pedro Passos Coelho, ha siglato con l’associazione industriali e con un sindacato (la Ugt) un accordo per la riforma del mercato del lavoro che l’altro sindacato portoghese (Cgtp) ha definito
“un ritorno al feudalesimo”. Imponente la manifestazione organizzata proprio dalla Cgtp lo scorso 11 febbraio contro la riforma. Per i lavoratori portoghesi vi saranno d’ora in poi tre giorni di ferie annuali in meno. Inoltre, l’indennità di licenziamento è ridotta da venti a dodici giorni per ogni anno di lavoro, mentre l’indennità di disoccupazione sarà corrisposta per un periodo massimo di 18 mesi. Le aziende hanno la facoltà di far lavorare i propri dipendenti fino a un massimo di 150 ore l’anno in più senza retribuzione quando c’è un picco di attività.

GRECIA

Il nuovo pacchetto di austerity varato nei giorni scorsi dal governo di unità nazionale, guidato da Lucas Papademos, prevede una
drastica deregolamentazione del mercato del del lavoro e la diminuzione del 20% del salario minimo.

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