Almeno 16 morti in nuovi scontri tra tribù nel sud della Libia, vicino alla città di Sebha. Lo hanno reso noto oggi fonti locali e mediche. Un medico dell’ospedale di Sebha ha riferito che «otto persone hanno perso la vita e cinquanta sono rimaste ferite», mentre una fonte dei Tibu – gruppo tribale del sud del Paese coinvolto nei combattimenti – ha parlato di «altre otto vittime».«Non siamo riusciti a dormire ieri notte. I Tibu hanno attaccato Sebha intorno all’una di notte. La gente si è armata per difendersi», ha raccontato il medico Abdelrahman Al-Arich.
Adem Al-Tebbaui, responsabile locale dei Tibu, ha da parte sua affermato che il suo gruppo «ha rispettato la tregua, cosa che invece non hanno fatto la altre tribù da diversi giorni». Al-Tebbaui ha poi denunciato la «mancanza di elettricità ed acqua». Altre fonti concordanti hanno reso noto che i Tibu, dopo essere stati respinti nei giorni scorsi, hanno tentato oggi una controffensiva cercando di occupare la città. Questo gruppo tribale è accusato di avere ingaggiato tra le sue milizie alcuni combattenti provenienti dal Ciad.
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michel
Questi sono i risultati tragici causati dall’aggressione alla Libia del presidente Gheddafi, cappeggiata dai Nato-nordamericani in compagnia di Napolinato e dei suoi seguaci bipartisan.