Sei dei prigionieri palestinesi in sciopero della fame per chiedere la fine della detenzione amministrativa – senza processo – sono in pericolo di morte, ha affermato il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) che ne ha chiesto l’immediato trasferimento in strutture mediche adeguate. Il Cicr chiede inoltre ad Israele di consentire le visite dei familiari. «Siamo estremamente preoccupati per l’aggravarsi delle condizioni di salute di sei detenuti palestinesi in sciopero della fame», afferma il Cicr in una nota. «Esortiamo le autorità a trasferire senza rinvii tutti e sei i detenuti in un ospedale adeguato in modo che le loro condizioni possano essere costantemente monitorate e in modo che possano ricevere assistenza medica specializzata», ha detto il capo della delegazione del Cicr in Israele e nei territori palestinesi occupati Juan Pedro Schaerer.
Il Cicr ricorda quindi che i detenuti hanno il diritto di scegliere liberamente se dare il consenso ad essere alimentati o a ricevere un trattamento medico e «deplora» il fatto che le autorità israeliane abbiano sospeso le visite dei familiari per i detenuti in sciopero della fame. Circa 1.600 palestinesi reclusi per “reati” riconducibile alla resistenza contro l’occupazione israeliana stanno conducendo uno sciopero della fame nelle prigioni israeliane dal 17 aprile.
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