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Siria. Confermata da osservatori Onu la strage nella città di Houla

Gli osservatori dell’Onu agli ordini del generale Robert Mood confermano la strage nella citta’ di Houla di almeno 92 civili tra i quali una trentina di bambini e ragazzi, attribuita ieri dall’opposizione siriana ad un bombardamento di zone abitate da parte dell’artiglieria dell’esercito agli ordini del presidente Bashar al Assad. Alcuni abitanti del posto ieri avevano postato su Youtube video amatoriali che mostrano immagini di cadaveri di bambini che giacciono per terra. Cadaveri di cui hanno constatato l’esistenza gli osservatori dell’Onu.  Secondo i Comitati locali di coordinamento dell’opposizione oltre ai morti di Houla, ieri non meno di 40 persone sarebbero state uccise dal fuoco delle forze armate, diverse delle quali in manifestazioni in diverse citta’, in particolare Aleppo, Idlib e nei sobborghi di Damasco. Questa notizia pero’ non ha avuto conferme indipendenti.

«Chiunque essi siano, coloro che hanno cominciato, coloro che hanno risposto e coloro che hanno compiuto quest’atto deplorevole devono essere ritenuti responsabili», ha affermato il generale Mood riguardo la strage di Houla, esortando «il governo siriano a non usare le armi pesanti e tutte le parti a mettere fine alle violenze sotto tutte le forme». «Questo uso sproporzionato della violenza e’ inaccettabile e imperdonabile», ha aggiunto il capo degli osservatori. Il generale Mood non ha spiegato la dinamica del massacro. Secondo fonti dell’opposizione, le forze governative avrebbero bombardato ieri Hula per ore per costringere i disertori e ribelli armati del cosiddetto Esercito libero siriano a lasciare la citta’. Questa versione dell’accaduto non ha avuto conferme indipendenti.

Ieri il Consiglio nazionale siriano (Cns), principale raggruppamento dell’opposizione, e il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi, hanno chiesto un intervento del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Intanto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha evocato il rischio di un’aperta guerra civile, affermando che gli oppositori controllano ormai parti «importanti» del territorio e detto di vedere la mano di gruppi terroristi in una serie di sanguinosi attentati avvenuti negli ultimi mesi, facendo appello a tutti i Paesi affinche’ si astengano dall’armare  qualsiasi parte. (Nena News)

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