La Siria ”e’ in un uno stato di guerra su tutti i fronti”. Lo ha affermato il presidente siriano Bashar al-Assad, citato dall’agenzia di stato Sana. ”Quando si e’ in uno stato di guerra, tutte le forze devono essere utilizzate per assicurare la vittoria”, ha detto Assad, rivolgendo un messaggio ai Paesi che ne chiedono le dimissioni: l’Occidente ”prende e non da’ nulla. Questo e’ provato e si e’ visto in ogni situazione”. La Turchia ha annunciato nuove regole di ingaggio per le sue forze armate lungo i 600 km di frontiera con la Siria: d’ora in poi risponderanno con le armi a ”qualsiasi violazione del confine”. Secondo il quotidiano turco Milliyet il governo di Ankara ha iniziato a inviare rinforzi, ufficialmente per combattere le infiltrazioni dei separatisti curdi del Pkk. Esperti russi hanno intanto messo in dubbio la versione di Ankara sull’abbattimento del proprio aereo militare dichiarando che si trattava di un volo disarmato di rilevazione dei radar turchi. I russi ritengono che la vera missione dell’aereo abbattuto, era quello di testare i sistemi di difesa russi della Siria per conto della Nato e fare spionaggio per l’opposizione armata ad Assad.
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