Si fa più probabile l’ipotesi del riavvio di negoziati tra il governo turco e gli indipendentisti curdi del Pkk. Lo ha ammesso lo stesso premier Recep Tayyip Erdogan in un’intervista all’emittente Kanal 7. «In riferimento a Imrali, potrebbero esserci nuovi colloqui», ha detto il premier. Imrali è l’isola su cui si trova il carcere in cui è rinchiuso il leader del Pkk, Abdullah Ocalan.
«C’è una dimensione militare della faccenda, una dimensione di sicurezza che è separata e andrà avanti – ha detto Erdogan – Ma oltre a questo c’è una dimensione diplomatica, socio-economica e psicologica».
L’intelligence turca ha a lungo mantenuto contatti con dirigenti del gruppo armato curdo, destinati a trovare una soluzione al conflitto che si trascina ormai da quasi 40 anni e che ha fatto oltre 40mila vittime. Ma i contatti sono poi stati interrotti bruscamente. Nei giorni scorsi, anche il principale partito curdo del paese ha invocato la ripresa dei colloqui tra lo stato e il Pkk, per mettere fine all’escalation di violenza cui si è assistito negli ultmi mesi.
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