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New York Times: “le armi ai ribelli siriani finiscono ad Al Qaeda”

La maggior parte delle armi contrabbandate in Siria dall’Arabia Saudita e dal Qatar per sostenere la ribellione contro il regime di Bashar al-Assad finiscono nelle mani dei gruppi radicali islamici jihadisti e non a quelli laici di opposizione che l’Occidente riconosce.
È quanto denuncia il ‘New York Times’ citando fonti americane e diplomatici mediorientali. Una conclusione mette in dubbio l’efficacia della strategia finora adottata dalla Casa Bianca di un intervento minimo in Siria e di un aiuto indiretto all’opposizione democratica per far cadere il governo, scrive il giornale americano.
«I gruppi d’opposizione che hanno ricevuto la maggior parte degli aiuti sono proprio quelli che non li volevano avere», ha detto una fonte americana. Gli Usa non stanno inviando direttamente armi all’opposizione, ma stanno fornendo sostegno di intelligence, logistico e di altro tipo per la consegna di armi leggere, come fucili o bombe a mano, in Siria da parte di Arabia Saudita e Qatar.
Il motivo per cui armi dirette all’Esercito libero siriano finiscano poi nelle mani dei gruppi islamici estremisti è ancora da comprendere, ma i funzionari americani dicono, con una certa frustrazione, che non vi è modo di verificare i destinatari ultimi dei rifornimenti.
Una strategia cieca, in genere, alimenta i propri nemici. Se non l’hanno imparato ancora….

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