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Stati Uniti, si allarga l’epidemia di meningite

Negli Stati Uniti l’epidemia di meningite dovuta a un fungo presente in una partita di steroidi sta peggiorando, e ha superato ormai le 200 vittime. Il Cdc e le altre autorità sanitarie di Atlanta segnalano un picco di casi nell’ultima settimana, e ormai l’infezione ha toccato quattordici Stati. La situazione é particolarmente grave in Tennessee, con 53 casi e sei morti, e nel Michigan.

In tutto i malati censiti fino ad ora sono 205, e i decessi 15. Secondo le stime almeno 14mila persone in 23 Stati potrebbero aver ricevuto gli steroidi, usati in forma iniettabile per il dolore alla schiena, prodotti dalla New England Compunding Center e contaminati dal fungo killer: “Generalmente – spiegano gli esperti – la malattia si manifesta da una a quattro settimane dopo l’iniezione, ma in qualche caso potrebbe impiegare mesi. Per fortuna la malattia non e’ contagiosa in questa forma”. Nel frattempo l’azienda ha fermato gli impianti e ritirato tutti i propri prodotti dal mercato.

Ma ora pare che anche altri due medicinali prodotti da un’azienda statunitense potrebbero essere collegati all’epidemia di meningite. Nel mirino é finito anche il triamcinolone, uno steroide, e un farmaco per il cuore al momento senza nome, entrambi realizzati dal New England Compounding Center (Necc), lo stesso produttore del primo farmaco individuato. La Food and Drug Administration (Fda) ha avvertito i medici di non utilizzare nessuno dei prodotti dell’azienda.
Secondo i medici si tratterebbe di una forma della malattia non contagiosa ma l’epidemia ha sollevato comunque numerosi interrogativi circa la pratica usata negli States per mettere a punto i medicinali da parte di farmacie specializzate. 

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