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Bolivia: promulgata legge sulla ‘madre terra’

“Con questa normativa intendiamo promuovere il vivere in equilibrio e complementarietà con la Madre Terra, perché senza la natura non ci può essere la vita né l’umanità”. Così, in una cerimonia al palazzo del governo di La Paz, il presidente Evo Morales ha promulgato la ‘Legge della Madre Terra e dello sviluppo integrale per il buon vivere’, volta a garantire “lo sfruttamento delle risorse naturali, in particolare quelle non rinnovabili, nel rispetto dell’ambiente”.

Con la nuova legge, ha detto Morales, il governo si impegna ad assicurare “un reddito dignitoso” ai boliviani, “in modo che non sia più necessario accumulare ricchezza distruggendo la natura”. Il presidente ha quindi elencato quelli che secondo l’esecutivo sono al momento i principali problemi ambientali nel paese andino, all’origine anche di conflitti sociali che soprattutto di recente hanno messo in luce diverse contraddizioni nelle politiche di governo.

Nella parte occidentale della Bolivia, secondo Morales, esiste un problema di eccessivo sfruttamento delle terre, soprattutto quelle destinate all’allevamento, che vengono convertite alla produzione della quinoa, il cosiddetto ‘grano sacro degli Incas’, per approfittare dell’aumento dei prezzi del prodotto nei mercati internazionali. Nell’est, ha sottolineato il presidente, imperversa lo sfruttamento indiscriminato del legname: “Il mercante si presenta, offre agli indigeni cibo, alcol e qualche pesos e se ne va portando via i tronchi”.

Per l’applicazione della nuova legge, è prevista, tra l’altro, la creazione di un organismo indipendente in seno al ministero dell’Acqua e dell’Ambiente che sarà anche incaricato di sanzionare le violazioni.

Fonte: Misna

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