Gli organi dirigenti dei due principali sindacati concertativi spagnoli, la Union General de Trabajadores e le Comisiones Obreras, hanno approvato ieri formalmente la convocazione dello sciopero generale contro i tagli e la finanziaria 2013 del governo Rajoy per il prossimo 14 novembre. Il che rende lo sciopero generale proclamato in quella data di portata continentale, visto che si svolgerà in contemporanea con quelli già proclamati in Portogallo, Grecia, Malta e Cipro, con rivendicazioni e controparti comuni.
Si tratta, per quanto riguarda lo stato spagnolo, del secondo sciopero generale contro il governo di destra dopo quello dello scorso 29 marzo. ”E’ uno sciopero contro le politiche di austerità che si sono dimostrate un fallimento – ha spiegato Toni Ferrer, portavoce dell’Ugt -. Stanno facendo fuori l’istruzione e la sanità, i giovani sono abbandonati alla loro sorte. Quanto possiamo ancora aspettare?”.
“La giornata di azione e solidarietà del 14 novembre consisterà in scioperi, manifestazioni, marce e altre iniziative organizzate coi sindacati nazionali in maniera coordinata all’interno dell’Unione Europea” ha spiegato in un comunicato la Ces, la confederazione europea dei sindacati.
In Italia la Cgil non ha ancora fornito notizie precise su eventuali mobilitazioni.
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Gabriele Attilio Turci
Sorpresi per la CGIL? E della CISL e UIL che hanno pure rifiutato di confluire dal 24 al 14?
Comunque ci sta tutto ormai. questi letargici sindacati (a parte ancora forse la FIOM) non servono purtroppo a niente, anzi, sono pure controproducenti (ma i lavoratori, in gran parte non l’hanno capito).
Occorre dare forza, voce e visione strategica a quelle organizzazioni che ancora non si sono vendute e che si battono con coerenza per il mondo del lavoro anche se non sono mai presenti sui media o nei vari salotti dove si discetta più del sesso degli angeli che delle ragioni di una sconfitta sempre più drammatica.