Comincia oggi per la Grecia un’altra settimana di scioperi e proteste indetti dai sindacati contro la legge che prevede la privatizzazione delle imprese a partecipazione statale, approvata due giorni fa dal Parlamento, e contro il nuovo pacchetto di misure lacrime e sangue voluto dalla troika (Ue, Bce e Fmi) la cui approvazione è prevista per la settimana prossima.
Oggi Atene è di nuovo semiparalizzata a causa di uno sciopero di 24 ore proclamato dai lavoratori dei treni urbani e della metropolitana mentre gli ospedali pubblici di tutta la Grecia resteranno chiusi il 5, 6 e 7 novembre a causa dello sciopero di tre giorni proclamato dalla Federazione Nazionale dei medici ospedalieri (Oenge) contro le misure di cosiddetta ‘austerità’ che, denunciano i medici, colpiscono tutti i settori della Sanità pubblica. Durante i giorni dell’agitazione, gli ospedali del Paese funzioneranno solo con il personale d’emergenza.
Per lo stesso motivo, per mercoledì prossimo 7 novembre l’Ordine dei Farmacisti ellenici ha indetto uno sciopero di 24 ore e le farmacie resteranno chiuse.
Problemi in vista anche per chi deve viaggiare da e per le isole. Infatti martedi’ 6 e mercoledi’ 7 novembre, tutte le navi e i traghetti resteranno fermi nei porti dopo la decisione della Federazione Nazionale Lavoratori Marittimi (Pno) di aderire allo sciopero generale di 48 ore indetto dai maggiori sindacati della Grecia, Gsee e Adedy, che rappresentano rispettivamente i lavoratori del settore privato e e di quello pubblico.
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