L’Adedy, il sindacato che raggruppa i dipendenti statali, ha indetto per oggi una nuova astensione dal lavoro, dalle 11:30 sino alla fine dell’orario giornaliero, in segno di protesta contro il pacchetto di misure di austerità
approvato dal Parlamento ellenico che prevede, fra l’altro, la messa in mobilit
à di un numero imprecisato di dipendenti statali, condizione considerata indispensabile dalla troika (Fmi, Ue e Bce), per dare via libera alla concessione della nuova tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro alla Grecia.
Alle 12:30 è in programma una manifestazione di protesta nella centralissima piazza Klafthmonos della capitale, mentre per tutta la mattinata saranno in corso le assemblee dei lavoratori per decidere come proseguire la lotta.
Anche sul fronte delle Autonomie Locali, proseguono le agitazioni dei lavoratori del settore, che mirano ad impedire la compilazione da parte dei Comuni e alle Regioni delle liste degli impiegati destinati alla mobilit
à (e quindi la loro messa in cassa integrazione) come richiesto dal ministero della Riforma Amministrativa.
Per oggi la Federazione ellenica dei dipendenti delle Autonomie locali (Poe-Ota), ha indetto una nuova astensione dal lavoro, dalle 11:00 fino alle 15:00 per il turno del mattino e dalle 15:00 fino alle 19:00 per quello del pomeriggio, con una manifestazione in piazza Karaiskaki, davanti alla sede della Federazione, mentre continuano le occupazioni delle sedi comunali e ragionali in molte citt
del Paese.
Frattanto, anche gli uffici dell’erario resteranno chiusi anche oggi secondo giorno dello sciopero di 48 ore indetto ieri dal Comitato esecutivo del sindacato del settore, Poe–Doy. «Siamo contrari ad ogni progetto di privatizzazione del nostro lavoro, di fusione dei nostri servizi, senza criteri e sopratutto all’abolizione degli uffici dell’erario su alcune isole», si legge in un comunicato del Poe-Doy.
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