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Sudafrica. La polizia contro i braccianti in sciopero

Ancora scioperi e scontri tra polizia e manifestanti in Sudafrica. Stavolta nella regione del vino, nella provincia occidentale del Capo. La polizia sudafricana ha sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni per disperdere migliaia di agricoltori in sciopero nella provincia del Western Cape. I lavoratori hanno costruito barricate sulle strade e lanciato pietre contro la polizia nella città di De Doorns. I manifestanti, impiegati nella raccolta e nella confezione di frutta, sono entrati oggi in sciopero per chiedere un aumento giornaliero del loro salario da 6 ai 13 euro. Gli scontri si sono verificati quando i manifestanti, (dai 3.000-3.500, secondo la polizia) hanno cercato di forzare la barriera delle forze dell’ordine che impedisce l’accesso alla città. Le difficoltà di trattativa tra i lavoratori e i proprietari delle aziende vinicole sono state sottolineate dal segretario del sindacato dei braccianti, Nosey Pieterse, che ha denunciato anche episodi di razzismo. La maggior parte dei braccianti sono infatti di colore, e vivono spesso in condizioni di indigenza. 
Il sindacato Cosatu ha fatto appello al boicottaggio di quelle grandi aziende agricole e vinicole che non accetteranno le rivendicazioni salariali dei lavoratori.
Finora circa 50 lavoratori sono stati arrestati durante le mobilitazioni dei lavoratori agricoli che protestano nelle province occidentali, le principali zone vinicole del paese.

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