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Siria: autobombe al confine con Siria, strage

È di almeno 40 morti e 100 feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni, il bilancio delle esplosioni di alcune autobomba in alcune località nel sud della Turchia al confine con la Siria.

A dare l’annuncio dell’attacco il ministro degli Interni turco, Muammer Guler, citato dall’agenzia di stampa Anatolia. «Siamo purtroppo a tredici morti e ventidue feriti» aveva dichiarato Guler, che man mano che passa il tempo deve correggere al rialzo il numero di morti e feriti.

Pare si sia trattato in particolare di due veicoli imbottiti di esplosivi saltati in aria di fronte al municipio e alla posta di Reyhanli, località di 60mila abitanti nella provincia di Hatay, che si trova a otto chilometri dalla frontiera siriana. Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha avvisato: niente provocazioni alla Turchia altrimenti «le nostre forze di sicurezza prenderanno tutte le misure necessarie contro chiunque voglia provare a testare la potenza della Turchia». La scelta del momento del doppio attentato che ha colpito la cittadina turca di Rayhanli, ha detto Davutoglu, citato dal sito del quotidiano Hurriyet. «Queste provocazioni – ha affermato – arrivano in una fase di transizione così’ critica per la Siria. Non é una coincidenza che questo accada mentre si intensifica il traffico diplomatico. Invitiamo i nostri cittadini a essere prudenti». 
Davutoglu ha ricordato anche come l’attentato arrivi mentre è in corso uno sforzo di pace con i militanti curdi del Pkk. «Sono tante le forze che potrebbero voler distruggere la pace in Turchia – ha detto – ma nessuna di esse avrà successo, perché noi sapremo dare la risposta opportuna. Prenderemo le misure più adeguate». Il ministro degli Interni, Muammer Guler, ha precisato che le esplosioni sono state provocate da due autobomba piazzate di fronte a una sede del municipio e a un ufficio postale.

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