Menu

Parte la guerra commerciale tra Cina ed Europa

Addio Wto, è l’ora della guerra commerciale.Non sorprende che il via sia arrivato da un paese europeo. In tempi di recessione, sono i più deboli ad avere per primi la tentazione del poibizionismo. Ma anche qui cìè una sorpresa: la prima zione è stata della Germania, ovvero il più forte tra i paesi europei instupiditi dalla recessione.

Era stata infatti Berlino a chiedere all’Unione Europea di mettere dazi protettivi sui pannelli solari in arrivo dalla Cina. Bruxelles – soltanto ieri – ha detto sì, anche se in una misura inferiore al previsto e per la durata di soli due mesi, a titolo di “periodo di prova”.

Stamattina, la reazione, inevitabile. Pechino ha aperto un’indagine sull’importazione di vini europei. Il sospetto all’origine dell’indagine è che arrivi troppo e a prezzi troppo bassi. In pratica, che gli esportatori europei (Francia e Italia, in primo luogo), pratichino politiche commerciali di dunping, abbassando i prezzi oltremisura pur di distruggere la “competizione” cinese. Qui da noi farà ridere, come motivazione. Ma gli esportatori nazionali l’avranno presa come una notizia tragica. Perché al di là della motivazione ci sono i dati, serissimi.

La Cina è ormai il quarto consumatore mondiale, e le tariffe per l’import viaggino intorno al 9.8%. La cifra convolta è dunque di circa 1.8 trilioni di dollari. Solo di vino l’anno scorso sono stati importati 388 milioni di litri; dall’Italia 31 milioni di litri, per un totale di 88.9 milioni di euro. Prezzi bassi, davvero.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Big

    Quindi l’Italia perde quote di mercato sui vini, mentre i pannelli tedeschi sono “protetti” e possono essere venduti tranquillamente per l’Europa senza concorrenza?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *