Circa duemila lavoratori della centrale nucleare di Fukushima, danneggiata durante il devastante terremoto dell’11 marzo 2011, presentano un elevato rischio di contrarre il cancro alla tiroide: lo ha ammesso la compagnia Tokyo Electric Power (Tepco), che gestisce il complesso in Giappone.
Secondo Tepco, 1.973 persone (circa il 10% del personale presente sul sito) hanno la tiroide esposta a dosi concentrate di radiazioni superiori a 100 millisievert, un livello a partire dal quale è constatato un aumento del rischio di tumore, anche se non esistono schemi fissi per ogni individuo. Tepco ha ammesso il rischio, dopo avere rivisto questo mese il suo metodo per valutare il livello di esposizione alle radiazioni dei lavoratori. In base al precedente metodo, il rischio riguardava 178 persone che avevano lavorato a Fukushima Daiichi, secondo un rapporto fornito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). L’azienda ha già invitato le persone interessate a seguire dei programmi, tra cui esami regolari alla tiroide.
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