La regista indiana rifiuta di partecipare al Festival del Cinema di Haifa e si schiera con la campagna BDS. Il suo nome si aggiunge ad una lunga lista d’artisti.
* Gerusalemme, 22 luglio 2013
Un altro nome si aggiunge alla ormai lunga lista di artisti internazionali impegnati nel boicottaggio culturale di Israele. Dopo il noto fisico Stephen Hawking,oggi è la volta di Mira Nair, regista indiana, che venerdì ha ufficialmente declinato l’invito a partecipare al Festival Internazionale di Cinema di Haifa, che giunge il 19 settembre di quest’anno alla sua 30esima edizione.
Mira Nair, residente a New York, è la regista di film come “Salaam Bombay!” del 1988 e di “Monsoon Wedding” che nel 2001 ha vinto il Leone D’oro a Venezia. Il suo ultimo lavoro, “The Reluctant Fundamentalist”, basato sul romanzo di Mohsin Hamid, racconta la storia di un giovane pachistano impiegato a Wall Street e intrappolato nel cosiddetto sogno americano.
“Visiterò Israele solo quando i muri cadranno. Andrò in Israele quando lo Stato non privilegerà una religione piuttosto che un’altra. Andrò in Israele quando l’apartheid sarà finità”, ha scritto la Nair in una serie di post su Facebook e Twitter, affermando di aver aderito alla campagna globale di boicottaggio di Israele. La regista era stata invitata come ospite d’onore dopo l’uscita del suo ultimo film, “The Reluctant Fundamentalist”, premiato al Festival di Venezia del 2012.
Immediato il plauso della Campagna Palestinese per il Boicottaggio Culturale ed Accademico di Israele: “Il sostegno di Nair ha moltissimo valore – ha commentato uno dei membri, Samia Botmeh – Aiuta a dare luce alla lotta contro il colonialismo e l’apartheid”. Opposta la reazione israeliana: “Secondo me, il boicottaggio accademico è un segno di debolezza e codardia – ha commentato la direttrice artistica del Festival, Pnina Blair – Mi oppongo a boicottaggi culturali di qualsiasi tipo. Il Festival di Haifa è un esempio di pluralismo e coesistenza e il nostro programma riflette tale approccio. I film che partecipano sono scelti solo secondo criteri artistici. Invito tutti i registi del mondo a venire e ad esprimere qui le loro opinioni, di fronte ad un pubblico israeliano”.
La Nair si aggiunge così alla lista di registi internazionali che hanno fatto propria la causa palestinese, aderendo al BDS: nel 2006 fu Ken Loach a rifiutare di partecipare al Festival di Haifa a cui era invitato con il film “Il vento che accarezza l’erba”, e nel 2010 Mike Leigh fece lo stesso.
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