Più l’egemonia statunitense nel mondo è in declino, più le classi dominanti di Washington puntano a sostituirla con la supremazia militare.
Si chiama USS Zumwalt ed è la nuova nave da guerra della marina militare statunitense che dal 2014 aprirà a una nuova era per gli scontri bellici negli oceani.
L’imbarcazione è un colosso di 185 metri di lunghezza per 25 metri di larghezza con armi capaci di colpire bersagli a 100 chilometri di distanza: i proiettili sono esplosi a una velocità sette volte superiore a quella del suono. Sarebbe dovuta costare ‘solo’ 3,8 miliardi di dollari, ma man mano che il progetto veniva realizzato i costi sono più che raddoppiati.
La nuova nave da guerra è molto più lunga e stretta della USS Arizona, la portaerei affondata a Pearl Harbor, ma grazie al materiale composto da fibra di carbonio arriva a pesa la metà delle vecchie imbarcazioni da guerra. La sua forma a “freccia” rende il 50% più difficile per gli incrociatori e i radar nemici riuscire a scovarla.
La marina statunitense ha in programma di spendere 9 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo di questi nuovi modelli di navi – appartenenti alla famiglia delle DDG-1000 – e fino a 20 miliardi per costruire e consegnare altre tre imbarcazioni. L’aumento dei costi infatti ha portato al taglio della costruzione di altri quattro modelli. L’impianto che darà energia alla nave è così potente che potrebbe essere usato per fornire corrente a bem 78.000 abitazioni: l’automatizzazione a bordo ha ridotto l’equipaggio da 210 a 158 marinai.
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