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Yemen: Al Qaeda fa strage

Al Qaeda nella Penisola Araba ha rivendicato oggi l’assalto contro il complesso del ministero della Difesa compiuto ieri nella capitale dello Yemen, Sana’a, che ha causato 52 morti e decine di feriti. Un bilancio che purtroppo potrebbe salire nei prossimi giorni.
“Il ministero è stato dichiarato un bersaglio dopo che i mujahiddin (combattenti) hanno trovato prove che dimostrano che ospita sale per il controllo dei droni” ha dichiarato l’organizzazione attraverso il suo account Twitter. “Simili quartier generali, in collaborazione con gli Americani nella loro guerra contro i musulmani sono bersagli legittimi” ha aggiunto.

L’attacco – che ha coinvolto anche l’ospedale militare all’interno del complesso, situato alle porte della città vecchia della capitale – è stato lanciato da un attentatore suicida su un’auto imbottita di esplosivo che ha aperto la strada ad un secondo veicolo con a bordo un commando di uomini armati.

Cinque medici – due tedeschi, due vietnamiti e una yemenita – e tre infermieri hanno perso la vita dell’operazione che ha causato anche 176 feriti, di cui alcuni molto gravi.

L’assalto è avvenuto nello stallo del processo di dialogo nazionale avviato un anno e mezzo fa con l’insediamento del presidente ad interim Abd Rabbo Mansur Hadi. Obiettivo è arrivare ad una nuova Costituzione dopo la deposizione dell’ex presidente Ali Abdallah Saleh, nel 2011, seguita a mesi di proteste popolari e scontri tra diverse fazioni delle forze armate e milizie tribali. Una lunga crisi che ha provocato un indebolimento del potere centrale e un rafforzamento non solo delle milizie legate ad Al Qaeda, ma anche dei secessionisti nel sud e dei ribelli sciiti Zahiditi nel nord.

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