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Soros non scommette sul futuro dell’Unione Europea. “Rischia la stagnazione per 25 anni”

Nel suo nuovo libro “The Tragedy of the European Union,” ovvero “La Tragedia dell’Unione europea”, George Soros si chiede se non sia troppo tardi per riuscire ad assicurare la sopravvivenza dell’Unione Europea. “L’UE potrebbe essere una cosa del passato” ha affermato il noto speculatore finanziario, ieri a Londra nel corso di un meeting sul quale riferisce il giornale britannico The Guardian. “Nell’ultimo decennio, l’Unione Europea si è trasformata da un potere globale a una confederazione frazionata di Stati, caratterizzati da una sbalorditiva disoccupazione e dal risentimento verso una Germania riluttante a fare qualcosa”. Soros ha sottolineato che, in caso di collasso dell’Unione europea, ci sarebbero “gravi conseguenze politiche ed economiche” sia per gli Stati Uniti che per il resto del mondo, e ha avvertito che, in assenza di decisioni politiche che alimentino il ritorno all’erogazione del credito da parte delle banche e una ulteriore integrazione, l’Europa intera dovrebbe far fronte a 25 anni di stagnazione, della stessa gravità di quella che ha caratterizzato il Giappone.

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