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Ankara: il boom non è per tutti, il 16% dei turchi è povero

In Turchia, prendendo a riferimento un nucleo familiare di quattro persone che percepisce un’entrata mensile di 4.515 Lire Turche (circa 1.560 euro), quasi il 16.3% della popolazione vive sotto la soglia di povertà: é questo l’allarmante dato che emerge – come informa una nota di ICE Istanbul – da uno studio condotto dal ministero dello Sviluppo incentrato sulla distribuzione regionale della popolazione con i redditi più bassi del Paese e sui dati demografici dei segmenti più poveri della società.
Lo studio, inoltre, illustra le differenze regionali esistenti nel Paese, mettendo in evidenza che diverse province della zona Sud-orientale richiedono provvedimenti urgenti e “programmi intensivi e multidimensionali” nella lotta alla povertà. Secondo il rapporto, “quando si studiano i gruppi in base agli indici di povertà, si può osservare che le province orientali di Sanliurfa, Agri, Mus e Sirnak sono povere rispetto a quasi tutti gli indicatori”. Il 20% dei cittadini turchi che vive sotto la soglia di povertà dichiara di non poter consumare regolarmente carne, pollo e pesce mentre questa percentuale scende al 3.58% nell’Anatolia occidentale e al 3.24% nella regione del Mar Nero.

La percentuale della popolazione che dichiara di potersi permettere una vacanza di sette giorni è dell’1.07% ad Istanbul e dello 0% nelle altre regioni della Turchia. Anche la possibilità di accesso alle tecnologie è considerevolmente bassa tra la popolazione più povera che non vive nella metropoli sul Bosforo: se ad Istanbul il 41.8% degli intervistati dichiara di possedere un computer, questa percentuale scende al 3.94% nell’Anatolia Sud-Orientale, dove meno dell’1% della popolazione povera possiede la connessione Internet nella propria abitazione. 

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