Ieri alcuni uomini armati con il volto coperto hanno aperto il fuoco contro la vettura del colonnello Mohamed Al Souissi, capo della polizia di Tripoli, alla periferia est della capitale del paese sconvolto da una guerra civile neanche tanto latente. Il colonnello è morto e due uomini che lo accompagnavano sarebbero stati rapiti.
Prima di essere ucciso Al Souissi aveva appena partecipato a una riunione al consiglio municipale di Tajoura e si dirigeva verso il centro della capitale. Secondo l’agenzia libica lana l’uomo è morto poco dopo il suo trasferimento in un centro medico.
L’omicidio dell’alto funzionario giunge in un momento di alta tensione e caos per i prolungati combattimenti fra milizie rivali per il controllo dell’aeroporto della capitale; scontri che vanno inseriti in un più ampio contesto di violenze con decine di milizie armate formate da ex ribelli che hanno combattuto il governo di Muhammar Gheddafi, rovesciato nel 2011 grazie all’intervento della Nato e di alcune petromonarchie, e che le attuali autorità non riescono a controllare.
Nonostante esercito e forze di polizia siano costantemente prese di mira a Bengasi, nell’est del paese, non è così frequente che siano attaccate a Tripoli.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa