Il suo “peccato mortale” è stato quello di non voler rinunciare a medicare anche gli uomini. Così ha pagato con la vita una giovane dentista siriana che è stata giustiziata” dai jihadisti dell’autoproclamatosi “Stato islamico” (Isis) tra Iraq e Siria come riferisce oggi la tv satellitare “al Arabiya” che citando “fonti degni di fiducia” riporta che il padre della vittima, indicata con gli iniziali “R.z.s.”, sarebbe stato informato dell’impiccaggione della figlia dagli stessi jihadisti guidati da Al Baghdadi.
Le stesse fonti spiegano che “circa 10 giorni fa la dottoressa era scomparsa dal suo ambulatorio assieme ad altre sue 4 colleghe nella città di al Mayadin nella parte orientale di Dier al Zour (Est della Siria) e quando il padre di R.z.s. è andato a cercarla nella sede dell’organizzazione i jihadisti gli hanno detto che è stata giustiziata perchè era accusata di “aver costituito una cellula di spionaggio al soldo del regime” siriano.
Ma a mettere in chiaro i motivi dell’esecuzione ci ha pensato il “Consiglio militare rivoluzionario” di Dier al Zour, il quale in un comunicato ha spiegato che la dentista “è stata impiccata per non aver obbedito agli ordini del Califfo Abu Bakr al Baghdadi di medicare solamente le donne”.
Molti siti web siriani hanno diffuso la foto della vittima affermando che si chiamava Raui Ziab.
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