Menu

Brasile: Marina Silva sfida Dilma Rousseff alla presidenza

Pioniera del movimento ambientalista brasiliano – entrò in politica per difendere l’Amazzonia – Marina Silva, 56 anni, è stata ufficialmente candidata da Partito socialista (Psb) per la corsa alle presidenziali del prossimo 5 ottobre, dopo la tragica scomparsa dell’ex governatore e leader del partito Eduardo Campos, deceduto la settimana scorsa in un incidente aereo.

Silva, che di Campos era l’aspirante vice, metterà i bastoni fra le ruote a Dilma Rousseff, in cerca di un secondo mandato con il Partito dei Lavoratori (Pt), lo stesso schieramento in cui la leader ecologista militò per anni e di cui fu ministro dell’Ambiente durante il governo di Luiz Inácio Lula da Silva (2003-2011). Da ministro, Marina si scontrò più volte proprio con Dilma sul programma di sviluppo energetico che prevedeva la costruzione di una fitta rete di centrali idroelettriche in Amazzonia; un piano che non riuscì a fermare e che la portò ad abbandonare il partito che scivolava intanto su posizioni sempre più moderate.
Candidandosi contro il Pt, alle presidenziali del 2010 Marina conquistò inaspettatamente quasi il 20% dei consensi. 
Senza legami con le elites tradizionali del paese, per la sua ferrea lotta contro la devastazione dell’ambiente e la sua forte fede religiosa come evangelica Marina Silva è stata descritta dai suoi detrattori come inflessibile mentre i suoi sostenitori ne mettono invece in risalto le doti morali che ne fanno una personalità ampiamente seguita in Brasile. Secondo alcuni analisti se vuole avere qualche chance di vittoria Silva dovrà scendere a patti con la classe imprenditoriale e alcuni ambienti moderati.

Comunque, dopo la morte di Campos ma prima ancora che la sua candidatura fosse ufficializzata, Silva è stata data in un sondaggio di Datafolha al secondo posto fra le preferenze dei brasiliani con il 21% raddoppiando i consensi potenziali del leader appena scomparso e superando anche il candidato socialdemocratico (centrodestra), il senatore Aecio Neves, che si attesta sul 20%. Un avvio promettente per il Psb e per le forze politiche di centrosinistra con esso alleate e certamente non rassicurante per Dilma Rousseff che probabilmente non riuscirà a vincere al primo turno come inizialmente previsto.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • ernesto f.

    grandi doti morali che vista l’esclusionr della sua lista autonoma ambientalista l’hanno portata a candidarsi in un partito pieno di latifondisti e da sempre a difesa dell’agrobuisness.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *