A volte si può ridere della scienza. E’ quello che avviene ogni anno nella prestigiosa Università di Harvard, in Massachussets, dove da 24 anni a questa parte vengono consegnati i premi IgNobel per le ricerche più ‘folli’ dell’anno. Quest’anno i (non troppo) ambiti premi assegnati dalla rivista scientifico-umoristica Annales of Improbable Research hanno visto tra i vincitori anche uno dei più prestigiosi istituti italiani, l’Istat.
Ad Harvard non è passata inosservata la scelta di includere nel calcolo del Pil anche attività illegali come droga e prostituzione. L’idea dell’Istituto Nazionale di Statistica è stata premiata nella categoria Economia, “per essersi orgogliosamente assunta il compito – viene spiegato nelle motivazioni della scelta – di adempiere al mandato dell’Unione Europea di aumentare la dimensione ufficiale dell’economia nazionale includendo i ricavi da prostituzione, vendita di droghe illegali, contrabbando, e tutte le altre operazioni finanziarie illecite”.
La cerimonia è avvenuta a Boston nel teatro dell’Università. Il principio di questo premio è quello di ricompensare i ricercatori che “innanzitutto fanno ridere la gente, poi la fanno riflettere”. Gli IgNobel premiano dal 1991 quanto di più stravagante sia prodotto in campo scientifico. Ricerche “che fanno inizialmente ridere e poi riflettere” in dieci diversi ambiti. I premi sono consegnati da ‘veri’ Nobel e i vincitori hanno a disposizione 60 secondi per il loro discorso di ‘accettazione’. (Reuters=
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