Un’altra innocua “testa di turco” messa figurativamente alla testa dell’alleanza altalntica. Dopo l’altrettanto innocuo Rasmussen – ex premier della Danimarca, non proprio una potenza nucleare né con particolati competenze in materia miliatre e strategica – oggi è scattata l’ora di Jens Stoltenberg, 55 anni, già primo ministro della Norvegia.
Socialdemocratico (tanto per ricordare quanto sia “di sinistra” il cosiddetto “socialismo europeo”), figlio d’arte (il padre fu ministro della Difesa e la madre segretario di stato), Stoltenberg in gioventù è stato attivista per la pace e protagonista di manifestazioni contro la guerra in Vietnam dinanzi all’ambasciata degli Usa a Oslo.Poi è diventato grande, ha fatto ammenda dei suoi entusiasmi rivoluzionari giovanili, ed è stato “sussunto” nell’establishment del capitalismo multinazionale. Un po’ come la neo “lady Pesc”, l’italiana Mogherini, che all’inizio del millennio frequentava i “forum no global”.
A differenza di Rasmussen, è accreditato di buone relazioni con la Russia di Vladimir Putin, consolidate negli anni trascorsi alla guida del governo norvegese. Chissà se questo dato sarà utile per ricucire i rapporti o per meglio indirizzare l’offensiva della Nato…
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