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Turchia. Polizia spara e uccide un ragazzino curdo

Un adolescente di soli quattordici anni è stato ucciso da colpi di arma da fuoco, sparati dalla polizia turca, durante scontri tra i manifestanti curdi e le forze di sicurezza nelle regioni sudorientali della Turchia abitate dai curdi. 
Gli scontri sono scoppiati ieri sera durante una manifestazione organizzata da un movimento giovanile legato al Pkk – Partito dei Lavoratori del Kurdistan – nel distretto di Cizre della provincia di Sirnak, a poca distanza dal confine con l’Iraq. Il ragazzino è finito sotto il fuoco della polizia mentre tornava a casa dal lavoro. La vittima, che lavorava come lustrascarpe, è morta in ospedale per le ferite al petto nonostante gli sforzi per salvargli la vita. Un altro ragazzo, un 28enne, è stato colpito alla schiena ed è in ospedale.

A dicembre tre persone sono state uccise negli scontri tra ribelli curdi e sostenitori del partito estremista islamico Huda-Par a Cizre. A ottobre i morti sono stati decine nella durissima repressione scatenata dalla polizia, dagli estremisti sunniti e da alcune formazioni fasciste contro decine di migliaia di manifestanti curdi scesi in strada in tutto il Kurdistan contro il sostegno del regime dell’Akp ai jihadisti dello Stato Islamico.

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