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Nuova ondata di attacchi di Anonymous contro il web jihadista

Continuano gli attacchi degli hacker attivisti contro la rete informatica dello Stato Islamico. Dopo gli attacchi del mese scorso ieri gli hacker aderenti ad Anonymous hanno annunciato di aver “spento” alcune centinaia di account sui social network Twitter e Facebook di presunti appartenenti all’Is e pubblicato indirizzi ip e web della galassia jihadista. “Sarete trattati come un virus, e noi siamo la cura”, recita il video pubblicato da Anonymous il 6 febbraio scorso. “L’Operazione Isis continua –  recita il comunicato – Siamo musulmani, cristiani, ebrei….Siamo hacker, attivisti, agenti, spie o magari il ragazzo della porta accanto…amministratori, dipendenti, commessi, disoccupati, ricchi e poveri… i terroristi che si definiscono Stato islamico non sono musulmani”.  L’operazione era stata annunciata il 9 gennaio scorso, all’indomani delle stragi di Parigi e dell’eccidio nella redazione di Charlie Hebdo: “Attaccheremo e metteremo offline tutti i siti della galassia jihadista”, affermò il collettivo in uno dei video diffuso del gruppo: “Combatteremo i vostri siti, ruberemo le vostre mail, i vostri account. Da ora in avanti non ci sarà più un posto sicuro per voi online. Perché voi siete il virus, noi siamo l’antidoto. Noi possediamo Internet”. 

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