Sei “zone franche” per commercio e investimenti: le ha presentate il ministro sudanese Mustafa Osman Ismail agli uomini d’affari sauditi durante una recente visita a Riad. La proposta fa parte di un progetto delle autorità di Khartoum per attrarre più investimenti economici provenienti dai paesi arabi.
Ismail, che nel governo sudanese è responsabile proprio del portafoglio degli investimenti, ha sottolineato soprattutto le opportunità commerciali che si aprirebbero per le imprese di Riad. Attraverso il Sudan, in effetti queste ultime avrebbero accesso al mercato comune dell’Africa orientale e australe (Comesa), che raggruppa 500 milioni di persone. Iniziare attività nelle “zone franche” permetterebbe dunque l’esportazione dei prodotti in tutto il Comesa senza il pagamento dei dazi doganali altrimenti dovuti.
Il ministro ha anche annunciato un’altra misura per incoraggiare gli investimenti: la creazione di un organismo che deciderà in maniera inappellabile sulle dispute terriere, già causa di proteste in varie occasioni. In un incontro che si terrà a marzo prossimo, infine, le autorità di Khartoum illustreranno ai potenziali investitori sauditi le opportunità offerte dal mercato sudanese.
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