Mercoledì 25 marzo, la Guardia Civil ha arrestato Nagore López de Luzuriaga, Izaskun Abaigar, Fernando Arburua e Oihana Barrios nel corso dell’ennesima operazione contro l’appoggio ai prigionieri. Questi militanti sono rappresentanti di Etxerat (organismo dei parenti e amici dei prigionieri) e di Jaiki Hadi (appoggio sanitario ai prigionieri), impegnati incessantemente a favore dei prigionieri politici baschi.
Ancora una volta lo Stato spagnolo, per mezzo delle sue forze di occupazione, ha puntato la mira sul lavoro che realizzano le persone attive per i diritti collettivi dei prigionieri politici baschi, e così cerca di ostacolare ogni espressione di solidarietà che esiste nei Paesi baschi a favore dei prigionieri.
Da sempre lo Stato ha cercato di dilaniare il collettivo dei prigionieri, dall’esterno come dal suo interno. In quest’occasione procede contro i famigliari e gli attivisti nel settore sanitario, dando vita ad un circolo repressivo che cerca di impedire ai prigionieri di raggiungere i loro obiettivi arrestando le realtà a loro più vicini. Eppure, anche così, non si rende conto che, dopo anni di “condanne aggiunte” sofferte dai famigliari, questi si ritrovano più uniti che mai, così come il Collettivo dei prigionieri politici.
Per questo, per quanti arresti lo Stato spagnolo possa fare, non riusciranno a dividere e indebolire i prigionieri politici baschi né tutta la solidarietà che li avvolge.
Anche da parte dei comitati internazionali di solidarietà vogliamo trasmettere tutta la nostra solidarietà. Non consentiremo nessun altro ostacolo e scenderemo in strada a fianco del solidale popolo basco. Perché la solidarietà è la tenerezza dei popoli e perché se toccano uno o una, ci toccano tutti.
Di fronte alla repressione, Euskal Herria non cammina sola!
Euskal Herriaren Lagunak
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