Dopo la pubblicazione su Komsomolskaja pravda degli stenogrammi desecretati delle conversazioni telefoniche tra Boris Eltsin, Mikhail Gorbačëv e George Bush padre, la Camera sociale russa chiede alla Procura generale russa di verificare se esistano i presupposti per mettere sotto l’inchiesta l’ex presidente dell’Urss e il defunto ex presidente della Russia per tradimento della patria e divulgazione di segreti di stato. Eltsin raccontò per telefono all’ex presidente USA, l’8 dicembre 1991, le fasi dello sciagurato “complotto Belovežskij” (dal nome della foresta prossima al confine polacco, dove fuggire in caso di insuccesso della congiura), nel corso del quale i presidenti di Russia, Bielorussia e Ucraina disfecero a tavolino l’Urss. Gorbačëv fece il proprio “rapporto” a Bush sull’avvenuta fine dell’Unione Sovietica il successivo 25 dicembre. Ambedue le conversazioni furono registrate dai servizi segreti USA, desecretate nel 2008 e ora gli stenogrammi sono stati trasmessi al “Centro Eltsin”, la sorta di museo recentemente inaugurato a Ekaterinburg e dedicato al “padre” della Russia uniformata ai dettami USA.
A giudicare dagli stenogrammi, scrive alla Procura generale il vice presidente della Commissione per le politiche sociali e la qualità di vita dei cittadini della Camera sociale, Gheorghij Fëdorov, appare come se Eltsin e Gorbačëv facessero rapporto a Bush sulla distruzione dell’Urss. Fëdorov chiede quindi al Procuratore generale di aprire un’inchiesta per verificare se i contenuti di tali conversazioni non configurino le ipotesi di reato previste dagli articoli del Codice penale su “tradimento della patria” e “divulgazione di segreti di stato”. La Procura è ora tenuta a rispondere all’interrogazione entro 30 giorni.
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