Menu

Kiev, i golpisti delirano: ‘attacchi a Bruxelles per distogliere attenzione da Nadia Savchenko’

E’ nei momenti delle crisi mondiali più drammatiche che i grandi uomini esprimono la propria superiorità, soprattutto intellettiva. Un paio di mesi fa, il consigliere presidenziale ucraino, Jurij Birjukov, aveva detto che non ha senso “odiare i russi”, che suscitano piuttosto una “sensazione di disgusto. Lo stesso che si prova per un insetto piccolo e nocivo … un momento prima di colpirlo con una ciabatta”. E, appena una settimana prima, i corifei del del Movimento Russo di Opposizione “Majdan senza frontiere”, avevano rivelato al mondo che dietro gli avvenimenti di Colonia ci sarebbe stata nientemeno che la mano di Vladimir Putin, evidentemente colpevole, con l’intervento russo in Siria, dell’ondata di profughi che hanno “invaso” la Germania.

Ecco che ancora una volta, manifestando la ricca eredità genetica che, nei secoli, aveva fatto di Kiev l’ombelico del mondo, consentendo al dna ucraino di regalarci i genitori della Gioconda leonardiana, Buddha e i primi sottomarini, il genio cosacco ci svela, per bocca del consigliere del Ministro degli interni ucraino, Zorjan Škirjak, che dietro gli attentati di Bruxelles ci possa essere la volontà di distogliere l’attenzione internazionale nel giorno della condanna di Nadežda Savčenko. Ne ha dato notizia ieri Lenta.ru, riferendo che Škirjak ha reso pubblica su feisbuc l’omelia che fa di Kiev l’ombelico del mondo. “Le esplosioni sono avvenute proprio nel giorno della lettura della sentenza di condanna di Nadežda Savčenko” ha predicato ieri Škirjak; “quest’ultima notizia avrebbe dovuto campeggiare oggi su tutte le agenzie internazionali e invece, ora, le notizie principali sono diventate gli attentati in Belgio. Io personalmente non credo alla casualità di tali coincidenze”, ha scritto l’Einstein ucraino. E ha quindi aggiunto che gli attentati, portati dalla mano islamista, potrebbero essere stati organizzati dai servizi segreti “su ordine diretto di Putin. Il Cremlino è pronto a tutto”, ha concluso Sherlock-Zorjan Holmes.

Sempre ieri, prima della “rivelazione divina” di Škirjak, il premier russo Dmitij Medvedev aveva qualificato “strampalato” il Capo dei servizi di sicurezza ucraini, Vasilij Gritsak e il capo dell’amministrazione presidenziale russa, Sergej Ivanov, lo aveva direttamente definito “degenerato”. Battendo sul tempo Škirjak, Gritsak aveva infatti detto che “Non mi meraviglierei se comparissero elementi della guerra ibrida della Russia, anche se si punta il dito sull’Isis”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *