Il ministero degli Esteri tedesco ha annullato un concerto, nel quale si evocava il genocidio armeno, presso il suo consolato di Istanbul. "I locali del Consolato Generale di Istanbul non sono disponibili il 13 novembre", data prevista per il concerto, ha dichiarato il ministero a Berlino, suscitando il sospetto che vi siano state pressioni da parte del governo di Ankara per la cancellazione. Allestito dal Dresdner Sinfoniker e denominato "Aghet" – un termine di lingua armena usato per definire i massacri degli armeni nel 1915 – il concerto viene eseguito da un'orchestra che riunisce musicisti turchi e armeni.
L'orchestra di Dresda, che aveva già denunciato nel mese di aprile pressioni da parte di Ankara e dell'Unione europea perché il termine "genocidio" non venisse utilizzato, aveva invitato alla rappresentazione del 13 novembre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro Binali Yildirim. "Gli inviti alla rappresentazione sono stati trasmessi senza la partecipazione del Ministero", ha detto il ministero degli Esteri tedesco, senza dare ulteriori spiegazioni. La questione del genocidio armeno ha avvelenato per diversi mesi le relazioni tra Berlino ed Ankara; il 2 giugno scorso il Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco, ha adottato una risoluzione che definisce come un genocidio il massacro di 1,5 milioni di armeni compiuto dall'Impero ottomano nel 1915. Per rappresaglia, la Turchia ha a lungo impedito ad alcuni parlamentari tedeschi l'accesso alla base di Incirlik nel sud della Turchia, dove un contingente di soldati tedeschi é di stanza nell'ambito di un programma della Nato.
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