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Israele messa alla porta dal vertice dell’Unione Africana

Una delegazione di osservatori israeliani è stata espulsa, sabato, dalla cerimonia di apertura del vertice dell’Unione Africana (UA), ad Addis Abeba. A renderlo noto è stato lo stesso il Ministero degli esteri israeliano, accusando Sudafrica e Algeria per la “grave violazione diplomatica”.

Le guardie di sicurezza del vertice africano in corso ad Addis Abeba si sono avvicinate alla delegazione israeliana invitandola ad andarsene.

Un video mostra gli israeliani, guidati dalla Vicedirettrice generale per l’Africa del Ministero degli esteri, Sharon Bar-Li, che se ne vanno dopo una discussione di diversi minuti. “Israele considera grave l’incidente in cui la vice per l’Africa, ambasciatrice Sharon Bar-Li, è stata rimossa dalla sala dell’Unione Africana nonostante il suo status di osservatore accreditato con badge di accesso” ha dichiarato il portavoce del Ministero, Lior Hayat.

Israele aveva appena ottenuto lo status di osservatore ufficiale dell’Unione Africana nel 2021. L’Autorità Nazionale Palestinese aveva ripetutamente fatto appello ai leader africani per ritirare l’accreditamento di Israele presso l’Unione Africana, alla quale risultano accreditati come osservatori 72 paesi tra cui l’Unione Europea.

La disputa sullo status di osservatore di Israele nell’Unione Africana è stata avviata nel luglio 2021 quando l’allora presidente della Commissione dell’UA, Moussa Faki Mahamat, aveva accettato unilateralmente l’accreditamento di Tel Aviv. La mossa ha scatenato le proteste da parte di un certo numero di Stati membri che chiedevano la revoca dello status.

La protesta è stata guidata dal Sud Africa e dall’Algeria, due membri che hanno sostenuto che la decisione era contraria alle dichiarazioni dell’UA a sostegno dei Territori Palestinesi occupati.

Ieri l’African National Congress (ANC), che paragona Israele a uno “stato di apartheid”, ha pubblicato una dichiarazione dando un chiaro sostegno alla cacciata della delegazione israeliana.

L’ANC ha affermato che la sua rimozione mirava a “sventare un tentativo di indebolire l’attuale vertice dell’Unione Africana dal prendere in considerazione un rapporto che dovrebbe guidare le discussioni sulla concessione o meno dello status di osservatore a Israele”.

Le organizzazioni palestinesi hanno salutato positivamente la rimozione di Bar-li. “L’espulsione è coerente con il sostegno dell’UA al nostro popolo e ai suoi legittimi diritti”, ha affermato in una dichiarazione il movimento Fatah.

Il resto del mondo non è indulgente e complice come l’Unione Europea e gli Usa nei confronti dei crimini israeliani contro i palestinesi.

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1 Commento


  • Michelangelo

    Hanno fatto bene, fuori da questi comitati internazionali i guerrafondai Israeliani. Dovrebbero espellere anche i rappresentanti europei ed americani che stanno fomentando l’eccidio in Ucraina.

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